Contratti, autorizzazioni, tariffe: l'intricata storia del debito maturato per scaricare a Motta

Contratti, autorizzazioni, tariffe: l’intricata storia del debito maturato per scaricare a Motta

Francesca Stornante

Contratti, autorizzazioni, tariffe: l’intricata storia del debito maturato per scaricare a Motta

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giovedì 28 Agosto 2014 - 23:37

Sta facendo discutere il debito fuori bilancio rilevato dai Revisori dei conti per i maggiori costi sostenuti per scaricare a Motta S. Anastasia. Ialacqua si difende, Interdonato chiede contratto e autorizzazioni, spulciando gli atti amministrativi però compaiono tutti i documenti necessari a ripercorrere la vicenda.

Non ho scelto io di andare a scaricare i rifiuti a Motta Sant’Anastasia, è stata una decisione obbligata. Le tariffe di ogni discarica sono stabilite per decreto, quale sarebbe la mia colpa?”. L’assessore Daniele Ialacqua risponde così alla pioggia di polemiche che in questi ultimi giorni gli si è abbattuta addosso per quel debito fuori bilancio che i Revisori dei Conti hanno riscontrato nel Bilancio Consuntivo 2013. Un debito che è stato provocato proprio dal fatto che portare la spazzatura nel sito della provincia di Catania ha avuto un costo maggiore rispetto alla somma che Palazzo Zanca aveva previsto di spendere per lo smaltimento. Per ripercorrere la vicenda e capire più da vicino tutti i passaggi bisogna tornare a qualche mese fa. Erano gli ultimi giorni di settembre e Tirrenoambiente, dalla sera alla mattina, decise di chiudere i cancelli di Mazzarrà Sant’Andrea ai mezzi di Messinambiente per i troppi debiti accumulati e la mancata approvazione di quella famosa delibera che avrebbe dovuto garantire l’accesso al fondo di rotazione regionale per saldare i debiti dell’Ato3, dunque anche quelli con Tirrenoambiente. In fretta e furia fu necessario trovare una soluzione e nel giro di un giorno si intavolò la trattativa con la società Oikos che gestisce il sito di Motta Sant’Anastasia. Immediatamente scoppiarono le polemiche per quello che si paventava come un sicuro aggravio dei costi per Palazzo Zanca, intanto per le spese di viaggio, vista la distanza, e poi quelle legate al costo vero e proprio del servizio, nettamente più alto. Per molte settimane ci fu un vero e proprio balletto di cifre, l’assessore Ialacqua si sbilanciò dicendo che addirittura questa soluzione avrebbe fatto risparmiare. Oggi i fatti e i numeri dicono che così non è stato. In realtà però già dopo il primo mese erano spuntate fuori le prime cifre che attestavano una spesa di circa 200 mila euro in più al mese per portare la spazzatura a Motta. Secondo i Revisori dei Conti il debito maturato tra ottobre e dicembre 2013 ammonta a 789.561,31 euro, poiché in prima battuta l’amministrazione aveva previsto una spesa di 1.826.569,63 euro, mentre da fatture emesse dalla Oikos il servizio risulta eseguito per 2.874.377,99.

In tutta questa vicenda però qualche anomalia c’è e ad esprimere serie perplessità sono stati anche diversi consiglieri comunali. Il vicepresidente del Consiglio Nino Interdonato ha indirizzato una nota al Presidente della Commissione Bilancio Nicola Cucinotta innanzitutto per ricordare la sua interrogazione al Sindaco del 2 ottobre scorso in cui si sosteneva proprio che questa scelta amministrativa avrebbe causato maggiore costo per l’Ente e poi per chiedere che l’assessore Ialacqua e il Dirigente competente portino in Commissione Bilancio una relazione dettagliata relativa alle procedure che hanno portato alla formazione di questo debito. Interdonato chiede che insieme alla relazione venga depositato anche il contratto stipulato tra il Comune e Oikos e il relativo decreto regionale di autorizzazione al conferimento nella discarica di Motta. L’esponente Dr chiede dunque le carte. Carte che evidentemente in questi mesi i consiglieri non sono riusciti a visionare. Eppure, andando a spulciare delibere di giunta e ordinanze sindacali dei mesi scorsi compare tutto, anche se qualche dubbio resta. In particolare salta fuori che il Comune ha sottoscritto il contratto con Oikos solo lo scorso 16 aprile, praticamente dopo 7 mesi di viaggi nella discarica catanese e due settimane prima della fine dei rapporti, visto che dal 1 maggio Messina è tornata a scaricare a Mazzarrà. Un contratto che però ufficializzava i dettagli dell’accordo per il periodo gennaio-aprile 2014. E prima cosa è accaduto? A quanto pare per gli ultimi mesi del 2013 la spazzatura è stata portata a Motta senza un regolare contratto, ma solo sulla base di accordi e trattative concordate il 1 ottobre per scongiurare l’emergenza rifiuti. Ovviamente però il Comune aveva tutte le autorizzazioni necessarie per cambiare sito. Il Dipartimento Acqua e Rifiuti di Marco Lupo proprio il 1 ottobre aveva dato il via libera attraverso una nota ufficiale della Regione, dopo che lo stesso giorno Oikos aveva comunicato la sua disponibilità ad accogliere i rifiuti messinesi. Palazzo Zanca ottenne l’ok per portare i rifiuti in provincia di Catania fino al 31 dicembre, autorizzazione che poi fu rinnovata. Tutti questi documenti fanno parte della delibera di Giunta n. 740 del 14 ottobre 2013, la stessa che aveva previsto una spesa che poi si è rivelata insufficiente e che oggi è un debito fuori bilancio. Del resto i numeri parlano chiaro e le fatture emesse da Oikos dicono che a novembre 2013 sono stati sborsati 1.030.917,99 euro, mentre a dicembre 964.145,12 euro, contro i circa 800mila euro mensili che si spendevano a Mazzarrà.

Tutte queste spiegazioni probabilmente non basteranno a placare gli animi di chi in questi giorni ha duramente puntato il dito contro Ialacqua. E non bastano neanche a cancellare con un colpo di spugna un debito che è stato prodotto e che adesso si dovrà pagare.

Francesca Stornante

2 commenti

  1. Dove Geo…..?? a Mazzarà caro amico ci sono ossa umane sai perche? .. non fare il solito spakkioso dietro una tastiera…! non giudicare sei inadeguato e cmq il premio buddace lo vinverai tu quest’anno!

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  2. Dove Geo…..?? a Mazzarà caro amico ci sono ossa umane sai perche? .. non fare il solito spakkioso dietro una tastiera…! non giudicare sei inadeguato e cmq il premio buddace lo vinverai tu quest’anno!

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