Dal Comune 40mila euro di acconto a Dusty e Tirreno Ambiente

Dal Comune 40mila euro di acconto a Dusty e Tirreno Ambiente

Giuseppe Giarrizzo

Dal Comune 40mila euro di acconto a Dusty e Tirreno Ambiente

giovedì 22 Novembre 2012 - 12:50

L'ente di Palazzo dell'Aquila costretto a pagare a singhiozzo per mancanza di liquidità nelle casse comunali. Intanto scatta il contenzioso con la Dusty per evitare il pagamento del servizio di differianzata nel mese di luglio: una detrazione di 13mila euro richiesta perchè il servizio non era ancora partito.

Un acconto di 40mila euro sulle fatture di luglio e agosto emesse rispettivamente da Dusty e Tirreno Ambiente per il servizio di igiene urbana e per quello di smaltimento in discarica. Nel dettaglio l’assegnazione delle somme in acconto da parte dell’ente di Palazzo dell’Aquila prevede l’erogazione di 25mila euro alla Dusty e di 15mila euro alla Tirreno Ambiente. Poco rispetto all’entità delle due fatture (140mila euro in tutto). Ma questo, e non di più, è ciò che al momento si può fare. La ragione è ormai nota: mancanza di liquidità nelle casse comunali. Eppure a guardare il bicchiere mezzo pieno si piange con un occhio solo, considerato che la fattura di ottobre relativa al conferimento in discarica ammonta a 38mila euro, quasi la metà rispetto agli importi conteggiati nelle fatture precedenti. E la ragione va ricercata anche nei primi effetti positivi derivanti dal servizio di raccolta differenziata che consente conferimenti meno corposi e più razionalizzati (il servizio di conferimento si paga in base al tonnellaggio dei rifiuti). Sul fronte Dusty, invece, c’è in ballo un contradditorio relativo ai servizi effettivamente resi. «Con l’atto di subentro – fa sapere il sindaco Aquino – si è deciso di mantenere in vigore tutti i servizi previsti nel precedente contratto stipulato con l’Ato. Si tratta di servizi sul cui espletamento vigiliamo giornalmente, così ci siamo resi conto che nella fattura di luglio è stato conteggiato, per circa 13mila euro, anche il servizio di raccolta differenziata, nonostante non fosse ancora partito. Per questo puntiamo alla detrazione di tali somme, in modo da richiedere ai cittadini solo il pagamento dei servizi effettivamente erogati». Fin qui – dicevamo -il bicchiere mezzo pieno. Poi c’è l’altra metà: quella che rischia di compromettere gli sforzi sinora profusi e che si chiama inciviltà, mancanza di senso civico, strafottenza. Il riferimento è ai roghi appiccati in prossimità dei cassonetti di raccolta solo qualche settimana fa, nel bel mezzo dell’emergenza rifiuti. A parte le spese non previste per la sostituzione dei cassonetti dati alle fiamme, bisogna registrare la grave compromissione delle normali condizioni di decoro, pulizia e salubrità in diverse zone del centro cittadino. «Sullo scempio ambientale provocato da mano anonima ci sono indagini in corso» spiega il primo cittadino, che aggiunge: «Se dipendesse da me, una volta rintracciati i colpevoli, ancor prima dei provvedimenti giudiziari gli assesterei un bel paio ceffoni. Ciò che è accaduto è di una gravità enorme».

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