Ho.Re.Ca., Strada del Vino e De.co. Ecco i progetti dell dott. Nino Miragliotta, componente dello staff di Aquino con delega al marketing agroalimentare.
Creare attraverso un processo sistemico interdipendenze positive tra le attività del settore turistico – ricettivo ed il patrimonio agroalimentare ed artistico – monumentale del territorio. Questo l’obiettivo primario di Nino Miragliotta, dottore in Scienze Economiche per l’Ambiente e la Cultura e componente dello staff del Sindaco Mauro Aquino con delega al Marketing Agroalimentare . Un progetto ambizioso, che fa dello sforzo di mettere a sistema tutto il settore Ho.Re.Ca (Hotel, Restaurant, Catering) e il comparto agroalimentare uno dei suoi maggiori punti di forza. Il primo passo è la costituzione, probabilmente in forma consortile, di un nuovo ente: un nuovo consorzio che dovrà essere in grado di attivare un processo di miglioramento continuo che porti ad un’elevazione degli standard qualitativi e che sia in grado di riscoprire, promuovere e valorizzare quelli che sono, ad esempio, i prodotti della cucina locale: “in molti – afferma il dott. Miragliotta – sottovalutano il fatto che la nostra cucina ed i prodotti del nostro territorio siano parte integrante della nostra cultura. Da questo punto di vista esiste molta disinformazione e superficialità”. Proprio per questo diventa necessario salvaguardare e diffondere i canoni dell’enogastronomia pattese: “il nostro è un territorio ricco dal punto di vista enogastronomico – ha proseguito Miragliotta – ma purtroppo non è adeguatamente valorizzato. Rubando un termine ad un famoso giornalista di enogastronomia dico che abbiamo parecchi giacimenti ancora da scoprire, ma pochi patrimoni”. Un altro dei punti qualificanti del progetto consiste nel favorire l’interscambio professionale tra gli operatori, mentre un altro ancora riguarda la formazione: “organizzeremo dei corsi d’inglese per settore almeno 3-4 volte l’anno, questo sarà seguito dall’adeguamento dei siti internet in doppia lingua e dall’introduzione dei menù italiano/inglese”.
Un disciplinare conterrà le linee guida generali che fisseranno gli standard qualitativi a cui adeguarsi: priorità ai prodotti tipici, tradizionali, locali e a denominazione d’origine, prodotti biologici – con filiera certa e garantita; priorità al risparmio energetico e idrico e ai prodotti “verdi”; utilizzo delle più moderne tecniche di ICT (information and communications technology): “pensiamo, ad esempio, di georeferenziare tutte le attività e creare delle mappe del sistema all’interno del quale il turista può agevolmente muoversi attraverso delle applicazioni ed orientarsi scegliendo le strutture ed i servizi che soddisfano maggiormente i suoi gusti”; educazione all’ecosostenibilità attraverso pratiche virtuose, molte delle quali già in atto presso le strutture ricettive del territorio, che si cercheranno d’implementare ancora di più per arrivare ad un livello di sostenibilità importante. “Parliamo, chiaramente, delle fondamenta da cui sviluppare politiche di marketing e di promozione territoriale che potrebbero dare buoni frutti già nell’arco dei prossimi tre anni” ha spiegato Miragliotta, il quale ha sottolineato una partecipazione più che positiva da parte degli esercenti di tante strutture – bar, ristoranti, agriturismi, bed & breakfast – presenti ad una riunione preliminare al decollo del progetto. Paradossale invece l’assenza di tutte le attività ricettive che insistono su piazza Marconi e via Trieste, cuori pulsanti del centro cittadino. “Gli esercenti di queste attività – ha sottolineato il componente dello staff di Aquino – si sono spesso lamentati di essere scarsamente sostenuti, ma quando poi si creano le condizioni per fare qualcosa di positivo ci si accorge che la partecipazione è praticamente nulla. Questo nonostante il grande lavoro dei Vigili Urbani che hanno consegnato gli inviti uno ad uno e col dovuto preavviso”.
La buona partecipazione ha comunque permesso un confronto aperto e più che positivo. Idee, suggerimenti ed osservazioni emersi durante questa prima riunione andranno a sommarsi a quel corpus di indicazioni che farciranno un Regolamento atto a fornire un’identità competitiva forte: un primo passo per giungere ad un marchio di qualità garantito dal comune.
A tal proposito in Commissione Consiliare si è già discussa l’approvazione del Regolamento De.Co. (Denominazione Comunale): un ulteriore importantissimo strumento che l’Ente avrà a disposizione per promuovere e valorizzare il territorio, una vera e propria “carta d’identità del sindaco”: così viene definito il De.Co. in ambito agroalimentare. “Ho avuto la possibilità ed il piacere direi – ha spiegato Miragliotta – di partecipare ad una riunione della Commissione Consiliare discutendo con i suoi componenti il regolamento da me proposto e che dovrebbe essere oggetto di discussione nella seduta consiliare di martedì 27 marzo: mi auguro che la commissione non lo stravolga nei suoi elementi cardine. Sono stato molto chiaro sul non commettere errori che possano pregiudicare la corretta interpretazione dell’intero Regolamento”.
E tra le scommesse di Miragliotta c’è anche la costituenda “Strada del Vino”: “abbiamo già fatto una prima riunione con le aziende vitivinicole del territorio, che sono diverse e di altissima qualità. Abbiamo delle cantine che hanno ottenuto degli importantissimi riconoscimenti in tutta Italia e dobbiamo mettere anche loro in condizione di poter diventare forti principalmente sul loro territorio, visto che molte di loro lo sono già all’estero. A breve organizzeremo una riunione in cui formeremo un comitato promotore così come previsto dalla legge”.
Mettere a sistema il settore Ho.Re.Ca., approvare il Regolamento De.co. e fondare la “Strada del Vino”: queste le prime tre mosse attraverso cui Nino Miragliotta punta a creare le basi per contribuire al rilancio del settore turistico e, contemporaneamente, rendere il territorio attrattivo dal punto di vista degli investimenti. “Non credo – ha concluso Miragliotta – che Patti possa limitarsi al suo ruolo storico di “città dei servizi”: sappiamo bene che le direttive regionali, nazionali ed europee non vanno verso questa direzione, è inutile prenderci in giro, il nostro futuro sta nel turismo, dobbiamo solo abbandonare la logica secondo cui «basta che c’è sto sole. Basta che c’è sto mare!»”.
