Vespertino e il suo "Fiato di Madre" domani al tetaro Beniamino Joppolo

Vespertino e il suo “Fiato di Madre” domani al tetaro Beniamino Joppolo

Giuseppe Giarrizzo

Vespertino e il suo “Fiato di Madre” domani al tetaro Beniamino Joppolo

mercoledì 13 Marzo 2013 - 13:06

La mamma è sempre la mamma. Sarà lei, l'angelo del focolare, la protagonista assoluta del divertente spettacolo di Sergio Vespertino, in scena domani sera al comunale Beniamino Joppolo di Patti. Si tratta del terzo appuntamento previsto nell'ambito della rassegna teatrale "Identità/Libertà" curata dalla direttrice artistica Anna Ricciardi.

«La maternità è, in ordine di tempo, la seconda professione più vecchia del mondo. La mamma è una sola. Per forza! Due non sarebbero compatibili con la sopravvivenza. Mia madre mi ha voluto con determinazione, con accanimento. Mi ha atteso caparbiamente per anni. Al momento buono ha saputo prelevarmi dal mondo degli angeli con una tale disarmante risolutezza che nemmeno il Creatore ha saputo dirle di no . Lei mi ha insegnato ad amare le donne, anche se con molta cautela. Lo ha sempre detto Lei che “sono tutte uguali”: dai loro un dito e quelle si prendono tutto il braccio. E della validità della sua tesi, Lei stessa si è proposta come l’esempio più convincente». In conclusione, Sergio Vespertino, in scena con “Fiato di Madre” domani sera al teatro Beniamino Joppolo di Patti, sembra volerci dire che sotto il grembiule di ogni mamma c’è il ricordo di una ragazza scapigliata e un po’ egoista che si è trasformata – in virtù di una predisposizione del tutto particolare – in “angelo del focolare”.

Lo spettacolo.
Una comicità fresca, spontanea, esilarante, che attinge continuamente a situazioni familiari custodite nei ricordi strampalati dell’infanzia e della giovinezza. Un vero e proprio amarcord che pone al centro della narrazione Lei, l’angelo del focolare, l’ansiosa e apprensiva mamma di Sergio Vespertino, simbolo di tutte le mamme siciliane, icona dentro il cui riflesso ogni singolo spettatore ha la possibilità di rivedere la propria. “Fiato di madre” è uno spettacolo agile, colmo d’ironia e di spunti intelligenti, in grado di far rivivere allo spettatore quei “microtraumi” innescati dalle avvilenti e paradossali raccomandazioni tipiche di tutte le madri attraverso la riproposizione di tutte le classiche situazioni che ogni coppia madre/figlio ha certamente condiviso almeno una volta nella vita, come le interminabili sceneggiate per un rientro a casa in ritardo o le rocambolesche corse intorno al tavolo per evitare le bacchettate sulla schiena con la mitica paletta di legno da cucina. “Fiato di madre” è un tuffo nel passato, un viaggio a ritroso nei ricordi e nelle atmosfere piacevoli dell’infanzia, dove la mamma – con tutte le sue contraddizioni, le ansie, i rimproveri – rimane pur sempre la mamma: quel dolce angelo che vorrebbe tenerci per sempre, anche un po’ egoisticamente, sotto le sue grandi ali materne. «Mi piace “stirare” le situazioni fino al surreale, tirare fuori dei piccoli pensieri, magari quelli di un bambino, e traghettarli fino alle contraddizioni tipiche di un adulto. Mi piace tirare fuori la poesia dalla comicità e poter stare in scena con la musica di artisti che riescono a darmi il fiato, il respiro, la metrica di ciò che sto rappresentando», spiegava l’estate scorsa un Sergio Vespertino ancora adrenalinico per lo spettacolo appena portato in scena al teatro greco di Tindari. «In questo lavoro – raccontava – si parla di mamme siciliane ma non solo. Le protagoniste sono tutte le donne. Sono loro il filo conduttore dell’intero spettacolo».

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