Diktat del IV quartiere: “Abbattere subito il fabbricato abusivo di Puntale Arena”

Diktat del IV quartiere: “Abbattere subito il fabbricato abusivo di Puntale Arena”

Ma. Ip.

Diktat del IV quartiere: “Abbattere subito il fabbricato abusivo di Puntale Arena”

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mercoledì 05 Settembre 2012 - 17:17

Si avvicina la stagione delle piogge e l’Amministrazione non è ancora intervenuta in una zona ad alto rischio di Protezione Civile. E’ necessario abbattere una costruzione che ostruisce una fondamentale via di fuga verso Gravitelli. Il proprietario ha opposto ricorso al Tars, ma ciò non osta all’esecuzione del provvedimento, come ribadito anche dall’Avvocatura comunale. Il quartiere si rivolge anche al prefetto

Un unico fabbricato abusivo ostruisce una fondamentale via di fuga per migliaia di residenti. C’è un’ordinanza di demolizione, c’è una nota dell’avvocatura comunale che chiede al dipartimento repressione abusivismo di darne immediata esecuzione e c’è una richiesta di intervento al prefetto, da parte della IV circoscrizione che ora ha anche adottato una delibera avente ad oggetto un sollecito e una diffida ad adempiere all’Amministrazione comunale.

Il Consiglio della IV Circoscrizione ha così intimato all’Amministrazione di intervenire nell’immediato per ripristinare le condizioni di sicurezza del Puntale Arena, aggravatesi dopo il crollo del febbraio scorso, abbattendo parallelamente il fabbricato abusivo, presente alla sommità della strada, che ostruisce il transito per Gravitelli, realizzando così una via d’accesso alternativa all’unica esistente attualmente. A poco tempo dall’inizio dell’autunno (e alla luce delle recenti piogge), il Consiglio della IV Circoscrizione ritiene inderogabili gli interventi sopracitati.

“Da febbraio – secondo il quartiere – alcunché è stato fatto: rimane alta la probabilità di un ulteriore e imminente crollo che lascerebbe isolata l’intera zona del Puntale (la Protezione Civile comunale ne ha anche richiesto la chiusura al transito veicolare)”.

Alla verifica delle criticità dell’area durante il sopralluogo istituzionale del Consiglio nel febbraio scorso, (in particolare il muraglione pericolante in più punti e franato pochi giorni prima nel terreno sottostante, rasentando l’abitazione di un cittadino) e alla constatazione della presenza del sopracitato immobile abusivo, seguirono la richiesta della Circoscrizione di predisporre la progettazione degli interventi necessari (in corso la progettazione preliminare da parte del dipartimento manutenzioni strade) e, da parte del dipartimento attività edilizie e repressione abusivismo, l’ordinanza n°103 per la rimozione dell’immobile, avverso la quale è stato fatto ricorso al Tars (Tribunale amministrativo regionale della Sicilia). Fatto che però non è ostativo all’esecuzione del provvedimento, tanto è vero che l’Avvocatura Comunale ha indicato con opportuna nota, al dipartimento repressione abusivismo, di dare esecuzione all’ordinanza di rimozione e sgombero.

Al Puntale si è appurato, con il supporto dei tecnici comunali e dell’Ordine degli Ingegneri, che la realizzazione di una “pista di cantiere”, che crei una via di accesso alternativa per residenti e mezzi di cantiere da Via San Corrado (Gravitelli), è propedeutica ai necessari interventi di messa in sicurezza: in parole povere o si fa la strada o non si può far nulla.

Per l’unanimità del Consiglio di quartiere, “nelle more della realizzazione di una progettazione definitiva di recupero del Puntale Arena (che sarà pronta entro ottobre, vedi altro articolo, ndr), sprovvisto anche delle più elementari opere di regimentazione delle acque piovane, è fondamentale intervenire e rinforzare al più presto il muro di contenimento della strada, prevenendo quei danni che, se non si farà nulla, a breve si verificheranno”.

Il dipartimento attività edilizie e repressione abusivismo del Comune di Messina ha emesso l’Ordinanza n°143 del 9 marzo nei confronti del signor Pietro Pandolfino, per la rimozione delle opere realizzate in via Puntale Arena n°103 (un fabbricato di 75 metri quadri, un seminterrato di 4 metri quadri e una pavimentazione di 25 metri quadri antistante all’abitazione).

La circoscrizione ritiene “fondamentale e inderogabile dare esecuzione all’Ordinanza n°143 e immediatamente porre in essere i necessari interventi di messa in sicurezza sopracitati, con l’obiettivo di tutelare la pubblica incolumità e ristabilire i fondamentali principi di legalità, a poco tempo dall’inizio dell’autunno”.

Si legge nella delibera: “Si diffida, intima e sollecita l’Amministrazione comunale ad intervenire nell’immediato per ripristinare le condizioni di sicurezza del Puntale Arena, aggravatesi dopo il crollo del febbraio scorso, abbattendo parallelamente il fabbricato abusivo, presente alla sommità della strada, che ostruisce il transito per Gravitelli, realizzando così una via d’accesso alternativa all’unica esistente”.

C’è da dire che in una nota del 29 marzo di quest’anno, indirizzata al dipartimento repressione abusivismo ed alla sezione Tutela del territorio della Polizia Municipale, l’assessore Isgrò ricordava che già nel 2008 l’Amministrazione comunale aveva emanato identica ordinanza di demolizione non opposta dal signor Pandolfino e quindi esecutiva. Aggiungendo anche che “il periculum in mora di cui all’articolo 321 del codice di procedura penale non viene meno se la situazione di pericolo per la privata e pubblica incolumità persiste, come nel caso che ci occupa”. Scriveva ancora Isgrò: “Da notizie in corso di acquisizione, parrebbe che quest’amministrazione abbia assegnato al nucleo familiare del signor Pandolfino, un alloggio di edilizia residenziale agevolata”.

E il presidente della IV circoscrizione, Francesco Quero, ha scritto anche al prefetto: “Facendo seguito alla mia precedente nota prot.64848 del 13.03.2012 “Interventi urgenti su Puntale Arena”, mi corre il dovere di informarla che con delibera n°31 del 30 agosto 2012 il Consiglio della IV Circoscrizione del Comune di Messina ha sollecitato e diffidato ad adempiere l’Amministrazione per l’effettuazione degli interventi indicati in oggetto, già richiesti nel mese di febbraio e mai realizzati.

Come già segnalato nella sopracitata nota, il rischio di un nuovo e più tragico crollo del muraglione di contenimento della unica via d’accesso esistente è molto probabile (lo indica l’Ing. F. Ajello, dirigente dello staff protezione civile comunale e la relazione tecnica dell’Ordine degli Ingegneri “Opere urgenti su Puntale Arena” del marzo 2012), anche alla luce delle recenti piogge e considerando quelle che verranno nei prossimi mesi. Propedeutica agli interventi di messa in sicurezza è la rimozione di un fabbricato abusivo che ostruisce il transito alternativo possibile in direzione Gravitelli – Via San Corrado, per il quale è stata emessa l’Ordinanza n°103 di rimozione e sgombero nei confronti del signor Pietro Pandolfino.

In sintesi la realizzazione preliminare di una strada alternativa (o meglio una “pista di cantiere) per mezzi e residenti (di semplice attuazione dopo la rimozione del fabbricato abusivo), è fondamentale per poi avere accesso al Puntale e intervenire mettendo in sicurezza il muraglione e la strada, tutelando la pubblica e privata incolumità e scongiurando l’isolamento di numerosi cittadini. Anche se contro la suddetta Ordinanza n°103 è stato opposto ricorso al Tars dal signor Pandolfino (non vi è stata richiesta di sospensione del provvedimento), l’Avvocatura Comunale ha indicato al dipartimento attività edilizie e repressione abusivismo di darne esecuzione immediata.

Per tutto quanto sopra esposto, proprio al fine di ripristinare i principi fondamentali di legalità e di sicurezza per i cittadini, chiedo di convocare, nel breve termine, il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza, al fine di coordinare le operazioni di rimozione e sgombero del fabbricato abusivo collocato su pubblica via e per permettere di intervenire parallelamente alla messa in sicurezza dell’area del Puntale Arena”. (Ma. Ip.)

Un commento

  1. dopo rimuovere il manufatto abusivo in via solferina che, guarda caso, non è stato rimosso

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