Quattro uomini dell'equipaggio della nave A. PELUSO CP 905 della Guardia Costiera di Messina hanno soccorso un bambino in seguito ad un rischio di annegamento. Ora il piccolo è fuori pericolo.

Nel pomeriggio di domenica quattro uomini dell’equipaggio del pattugliatore A. PELUSO CP 905 della Guardia Costiera di Messina, impiegato in attività di ricerca e soccorso in mare nello Stretto di Sicilia e temporaneamente ormeggiato da alcuni giorni presso lo scalo di Porto Empedocle, hanno prestato soccorso ad un bambino in difficoltà per un principio di annegamento.

I militari si trovavano a bordo di un auto di servizio, messa a disposizione dalla Capitaneria di Porto, quando – lungo la strada tra Porto Empedocle e Villaseta – una coppia di coniugi, in evidente stato di choc, ha richiesto disperatamente aiuto. Il loro figlio, di circa tre anni, era in stato di incoscienza tra le braccia della madre, a causa di un principio di annegamento avvenuto poco prima in una piscina privata. Il personale della Guardia Costiera non ha esitato a far salire la coppia ed il bambino sul mezzo di servizio per dirigersi immediatamente a tutta velocità presso il pronto soccorso, tenendo sotto controllo le condizioni del piccolo e rassicurando costantemente i genitori in ansia per la salute del bambino.

Giunti all’Ospedale Civile di Agrigento il personale sanitario ha prestato immediata assistenza al bambino che, dopo essere stato stabilizzato, si trova ora sotto osservazione ma fuori pericolo.

Giovanni Cianciafara