Salva Messina, dalle delibere ai fatti. Inizia il terzo round: l'agenda

Salva Messina, dalle delibere ai fatti. Inizia il terzo round: l’agenda

Francesca Stornante

Salva Messina, dalle delibere ai fatti. Inizia il terzo round: l’agenda

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martedì 11 Dicembre 2018 - 16:41

Dopo la settimana della "maratona" che ha portato all'approvazione di quasi tutte le delibere del pacchetto Salva Messina adesso si apre la nuova fase per mettere in atto quei provvedimenti. Fissati il calendario e i responsabili, in arrivo un super esperto che controllerà tutto

Nomine dei responsabili delle azioni, un calendario che detta tempi e margini di intervento, indicazioni ben precise su come agire, in cantiere la nomina di un super esperto che dovrà controllare, sovrintendere e monitorare tutto quello che succederà da ora ai prossimi mesi. Mesi che, stando ai progetti, dovranno essere decisivi. E’ questa l’agenda del Salva Messina. E’ questa la strategia di lavoro che la giunta De Luca ha deciso di adottare e di mettere nero su bianco in una delibera di giunta che dà il via alla nuova tornata di tavoli tecnici che, dopo la programmazione e il voto dell’aula nella settimana della “maratona”, adesso tornano a riunirsi per iniziare a dare concretezza a tutti i progetti voluti dall’amministrazione comunale e votati dal consiglio.

Dai servizi sociali all’Atm, passando per il futuro dei rifiuti e di MessinaServizi Bene Comune, fino a tutte quelle azioni che riguardano la riorganizzazione della macchina comunale, proprio in questi giorni si sta dando il via a questo terzo step del SalvaMessina.

La via maestra è indicata nelle decine di delibere votate. Adesso però inizia la parte forse anche più complicata, cioè quella dell’attuazione di tutte le misure. Soprattutto considerato che in alcuni settori, come i servizi sociali, si prospetta una rivoluzione totale del comparto in cui di certo non mancheranno gli ostacoli di natura tecnica o legislativa da superare.

Infatti, l’agenda dei nuovi tavoli ha messo in testa proprio i servizi sociali. Ieri sera si è riunito il primo vertice per iniziare ad esaminare i punti cardine di quello che dovrà essere il nuovo corso: mappatura dei bisogni, criteri per l’accesso ai servizi, salvaguardia dei livelli occupazionali con la famosa redazione dell’albo e della long list, piano economico finanziario.

Domani toccherà invece a MessinaServizi: appuntamento alle 20 per discutere del tanto contestato Piano industriale, alla luce delle ultime novità che hanno riguardato la società.

Altro nodo caldissimo sarà l’Atm. Il tavolo sull’azienda trasporti è convocato per giovedì sempre alle 20 e i punti da trattare sono tutti cruciali: attuazione della liquidazione dell’Atm, statuto e contratto di servizio della nuova spa che è stata costituita, piano industriale per i prossimi tre anni, nuovo sistema di trasporto, nomina dei commissari liquidatori per l’attuale Atm e nomina del nuovo Cda della nuova Atm.

Venerdì 14 toccherà all’Amam: sul tavolo ci sono le modifiche statutarie, il nuovo contratto di servizio, il piano industriale, la questione che riguarda il personale ex Cea ed ex Agrinova, per i quali nel Salva Messina il consiglio ha voluto inserire uno spiraglio per salvaguardare quei posti di lavoro.

Questo primo giro di consultazionisi concluderà dunque questa settimana. L’agenda però è molto più lunga. Intanto il sindaco nominerà un esperto che avrà il compito di coordinare tutte le attività dei responsabili delle misure e delle azioni del Comune e delle partecipate, con il compito anche di effettuare mensilmente il monitoraggio politico-amministrativo sull’andamento del Piano. Dirigenti comunali, assessori e Cda delle partecipate sono stati già nominati, ognuno per i rispettivi ambiti di competenza, come responsabili delle singole misure.

Per esempio l’azione numero 1 “Gruppo Pubblico locale” affida al dirigente del dipartimento Lavori Pubblici, Antonio Amato, all’assessore Salvatore Mondello e ai Cda delle partecipate la riorganizzazione dei servizi muniipali e delle partecipate e la ridistribuzione degli appositi spazi fisici del Comune finalizzati a eliminare i fitti passivi. E così via. Una dettagliata ripartizione di compiti e incarichi tutta mirata ad attuare senza perdere tempo le tante strategie che riguardano Palazzo Zanca e i servizi che offre ai cittadini.

Anche il cronoprogramma generale fissa le date e le scadenze per ogni singolo settore di intervento. Per esempio per attuare tutte le azioni previste per il Gruppo pubblico locale si prevede un termine massimo fissato al 31 marzo 2019 per quasi tutte le azioni, con quale eccezione che anticipa al 31 gennaio il termine ultimo. Per l’Amam invece si conta di chiudere tutta la partita entro il 31 gennaio 2019. Stessa cosa per l’Atm, dove però le azioni da attuare sono più numerose e anche più impegnative, visto che si dovrà giocare a cavallo di una società da liquidare e una da avviare. Per MessinaServizi Bene Comune, per la quale comunque il sindaco attende un parere della Corte dei Conti alla luce del fallimento di Messinambiente, i tempi sono strettissimi: si deve fare tutto entro il prossimo 31 dicembre. Così come per i servizi sociali, anche se appare un termine alquanto ottimistico visto che la partita è molto più complicata e c’è in ballo l’assunzione di oltre 500 persone e l’avvio di una nuova società. Tempi abbastanza ristretti anche per tutto ciò che riguarderà la riorganizzazione dei servizi di Palazzo Zanca che, secondo il cronoprogramma, si dovranno concretizzare tra il prossimo 31 dicembre e il 31 gennaio 2019.

Insomma, un’agenda fittissima che coinvolge dirigenti, dipartimenti, assessori, sindaco, organizzazioni sindacali. Ognuno per la sua parte è chiamato a giocare un pezzo di questa partita. Da ieri sera è iniziato il nuovo round. Tra qualche settimana si potranno iniziare a tracciare i primi bilanci.

Francesca Stornante

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