Politica

Piano di riequilibrio, Basile punta a convincere la Corte dei Conti

MESSINA – L’potesi di dissesto finanziario per il Comune di Messina? Oggi è il giorno decisivo per il Piano di riequilibrio. Quello dell’audizione finale dopo la presentazione della relazione (nella foto il momento dell’invio con la segretaria generale Carrubba e il direttore generale Puccio). Alle 11 il sindaco di Messina verrà ascoltato dalla Corte dei Conti siciliana a Palermo. E illusterà i punti salienti delle sue risposte, e chiarimenti, rispetto ai rilievi mossi dalla magistratura contabile. Tra un mese si saprà se il Piano è stato approvato.

Ma il dissesto sarà evitato? Ha più volte ribadito Federico Basile: “Era nei fatti nel 2012 e 2013 ma è stato capovolto con la gestione amministrativa dal 2019. Da qui cinque rimodulazioni fino a quella targata De Luca. Il Comune si è salvato grazie ad azioni concrete. Nella relazione spiego quello che è successo negli anni sulle variazioni di bilancio. Farò comprendere alla Corte dei Conti i cambiamenti da noi impressi”.

Per il primo cittadino, l’inversione di tendenza è netta: “Abbiamo abbattuto la massa debitoria fino ad arrivare attorno ai 100 milioni di euro e non ci sono nuovi debiti fuori bilancio. Quanto alla scarsa capacità di riscossione, un ente che dal 2019 ha inviato 88mila avvisi d’accertamento, contro i quattromila degli anni precedenti, ha cambiato decisamente marcia”.