Picciotto: "I miei debiti col Comune? Ho chiesto la rottamazione ma il tema è fare impresa qui"

Picciotto: “I miei debiti col Comune? Ho chiesto la rottamazione ma il tema è fare impresa qui”

Marco Olivieri

Picciotto: “I miei debiti col Comune? Ho chiesto la rottamazione ma il tema è fare impresa qui”

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martedì 20 Giugno 2023 - 16:00

Il presidente di Confcommercio commenta la disavventura del suo locale con l'ufficio tributi e scommette sul rilanciio di piccole e medie imprese

MESSINA – “Il mio locale è aperto e ho fatto richiesta per entrare nel procedimento di rottamazione dela cartella. Rimane il tema su come aiutare i commercianti in difficoltà in un territorio a cui il Covid ha dato un colpo spesso mortale. Nel nostro territorio circa 350 sono le piccole e medie imprese che vivono questo problema, puntando sulla rateizzazione. C’è chi deve scegliere se pagare i dipendenti o i contributi”. Carmelo Picciotto, presidente della Confcommercio di Messina, commenta così la notizia dei debiti di diecimila euro che potrebbero portare a una sospensione del’attività di somministrazione di alimenti e bevande, da parte del Comune, in merito al suo locale, La dolce vita”.

Precisa Picciotto: “Non ero a conoscenza di procedimenti a mio carico. Nell’interlocuzione avuta con l’ufficio tributi, sono venuto a conoscenza di una cartella a mio carico. Debiti antichi, e ho chiarito con l’Agenzia delle entrate, ma ho dovuto incaricare un mio esperto amministrativo per andare alla radici del debito. Tra tributi rifiuti e pubblicità, la data dovrebbe essere 2011. La mia attività, con partita Iva, ha una continuità di 33 anni e non ho mai azzerato nulla. Mi sembra un successo”.

“A Messina hanno chiuso 750 aziende, ora dobbiamo favorire la possibilità di fare impresa qui”

Come presidente di Confcommercio, come valuta la situazione di piccole e medie imprese nel settore dei servizi? Per Picciotto, “manca la liquidità e i prestiti dati in precedenza si cominciano a pagare. Io, ad esempio, ho fatto tre assunzioni e, in generale, nella provincia di Messina dovrebbe esserci un aumento della forza lavoro intorno al 10/15 per cento. Il nostro territorio è depresso dopo il Covid, non avendo industrie, e voglio creare una commissione per studiare come incentivare chi vuole fare impresa qui. L’anno scorso hanno chiuso a Messina 750 aziende. L’imprenditore, se non riesce a investire qui, se ne va all’estero. Noi dobbiamo portarlo nel nostro territorio, creando le condizioni per investire”.

“I modelli emiliano e veneto anche per la Sicilia con gli imprenditori protagonisti”


Per Picciotto, “è nelle piccole e medie imprese che c’è la difesa del made in Italy, sia come posti di lavoro, sia come fatturato, nel nostro territorio c’è stato un recupero intorno al 10-15 per cento. A livello nazionale abbiamo un aumento del 25 per cento nella ristorazione ma dipende dai territori, ovviamente. Una parte del fatturato è mangiata dall’inflazione. L’obiettivo è fare aprire più imprese possibili, usufruendo degli aiuti regionali che arriveranno. Il Comune cosa porebbe fare? Posticipare al 2024 le varie rate ma comprendo le esigenze legate al bilancio e al piano di riequilibrio. Già che ci sia un regolamento che ti consente di rateizzare in 36 rate è un fatto positivo. Dobbiamo fare squadra insieme: resilienza delle imprese, innovazione digitale e investimenti sono necessari sul modello Emilia e Veneto, dove sta crescendo di più il turismo e gli imprenditori sono protagonisti in un rapporto forte con le istituzioni”.

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Un commento

  1. ma se rilasciate licenze na porta si e una no . certamente non si sa se pagare contributi e dipendenti, …..senza pensare anche alla qualita e al costo dell’offerta , di cosa vi lamentate……….nello stesso tempo vedo la sera locali pieni …e allora ……..mi fermo qui ….

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