Gli studenti della classe 1° A dell'istituto "Galilei - Costa" di Lecce hanno creato il progetto "MaBasta!", iniziativa che punta a combattere e ridurre i casi di bullismo nelle scuole, ottenendo una notorietà ed un sostegno nazionale. Adesso sono stati presentati i due nuovi punti dell'idea: l'inserimento dei bulliziotti e delle bulliziotte e la collocazione negli edifici delle BulliBox
Il corpo, se colpito da un'infezione, sviluppa, entro certi limiti e poteri, la cura o la difesa per combattere il germe nemico. Alla stessa maniera le società o i prototipi di questa formano le armi per lottare contro i diversi mali che possono generarsi all'interno. E' sicuramente questo lo spirito che ha colto la classe 1° A dell'istituto "Galilei – Costa" di Lecce, la quale ha ideato il Movimento Anti Bullismo Animato da STudenti Adolescenti, o, con un nome decisamente accattivante, il "MaBasta!".
La verve dei giovanissimi, alimentata dall'interessa ricerca "classi debulizzate", ha coinvolto i compagni della 3° B della stessa struttura, i quali hanno formato SBAM – Stop Bullying Adopt Music, ricevendo attenzioni, a livello anche nazionale, da associazioni varie e gruppi formativi. Adesso il progetto si prepara a lanciare due nuove interessanti quanto funzionali iniziative: i bulliziotti e bulliziotte e le BulliBox.
A partire dal prossimo anno, infatti, il circondario scolastico potrà avere bulliziotti di classe e d'istituto, ragazzi che, spinti dalla voglia di evitare che i più deboli vengano colpiti su più fronti da vari soprusi, saranno pronti ad intervenire non solo per sedare gli animi e rendere noti i fatti agli enti dirigenziali al fine di prendere provvedimenti, ma soprattutto punteranno a limitare i casi ed evitare che attorno ad eventi così negativi si crei il solito pubblico che, spesso, fa più male con le sue reazioni rispetto alla violenza esercitata dal bullo. Sarebbe auspicabile, quindi e come richiedono gli stessi studenti, organizzare incontri formativi per i bulliziotti e le bulliziotte, magari con psicologi ed esperti, e premiare chi partecipa con note di merito o crediti.
"Pensiamo che i Bulliziotti possano rappresentare un'importante ed efficace novità", spiegano i componenti di MaBasta, "in quanto noi ragazzi a volte preferiamo, per diversi motivi, non rivolgerci agli adulti (insegnanti, genitori, dirigenti, etc.) mentre ci sentiremmo molto più a nostro agio a parlare e a riferire di eventuali episodi di bullismo o cyberbullismo ai nostri pari, o magari di qualche anno più grande. Se poi si volesse anche una sorta di organizzazione provinciale, si potrebbero nominare dei Bulliziotti delle Consulte, preposti anche ad organizzare incontri o corsi di formazione".
Un'altra novità è la BulliBox: una vera e propria urna dove chiunque, in modo anonimo, potrà segnalare atti di violenza o comunque evidenziare gli atteggiamenti sbagliati di un determinato elemento, al fine di permettere al servizio di bulliziotti e bulliziotte di operare con qualche indicazione in più. I ragazzi di MaBasta, tutti con età non superiore a 14 o 15 anni, hanno ricevuto sostegno totale da varie e famose associazione italiane attive nel campo del bullismo, come Your Edu Action, OrizzonteScuola, Aetnanet e MasterProf. Il progetto ha già anche un suo sito web, la sua pagina facebook ufficiale ed un gruppo, attivo sullo stesso social network, dove si riuniscono i piccoli vigilanti.
I componenti del gruppo fondatore di MaBasta: Giorgio Armillis, Martina Caracciolo, Mattia Carluccio, Mirko Cazzato, Jacopo De Lucia, Patrick De Silla, Marta Di Giuseppe, Lorenzo Greco, Niki Greco, Simone La Gioia, Francesca Laudisa, Michela Montagna, Edoardo Sartori, Alice Stamerrare
L'idea si diffonderà anche in altre città, come Messina?
Claudio Panebianco