Pnrr chiave di volta per la Sicilia, ma nel territorio manca una visione complessiva

Pnrr chiave di volta per la Sicilia, ma nel territorio manca una visione complessiva

Redazione

Pnrr chiave di volta per la Sicilia, ma nel territorio manca una visione complessiva

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domenica 12 Settembre 2021 - 11:30

Dibattito alla Festa Democratica di S. Teresa moderato dall' editore Pippo Trimarchi, con il deputato nazionale Navarra, il segretario generale Cisl Alibrandi, Virginia Puzzolo (capo settore alla Commissione europea), Giacomo D'Arrigo (presidente federazione Erasmo) e Piero David (docente universitario)

Il moderatore Pippo Trimarchi

S. TERESA DI RIVA – Che cosa significherà per il nostro territorio il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)? E soprattutto i nostri Enti locali riusciranno a sostenere e gestire progetti? La risposta è nì, al momento. Dal dibattito che si è svolto al Palazzo della Cultura di Santa Teresa, organizzato dal Pd per la terza Festa Democratica della valle d’Agrò e moderato da Pippo Trimarchi, editore di TempoStretto, la situazione per i Comuni non è delle migliori.

Navarra: manca la visione complessiva

La preoccupazione viene sollevata dal parlamentare nazionale Pietro Navarra: “Il Pnrr può essere una chiave di volta ma il Mezzogiorno sarà in grado di spendere? E chi potrà spendere meglio queste risorse tra piccoli, medi e grandi Comuni? In genere la capacità di spesa è tra 53% e 63% sotto i 20 mila abitanti e scende per quelli maggiori. Il nostro territorio – continua Navarra – manca di una visione complessiva o per carenze proprie o per incapacità di fare un passo coraggioso”.

Ruolo decisivo dell’Università

A concorrere a una buona riuscita della fase progettuale dovrebbero essere tutti, come ha evidenziato in un passaggio il moderatore Pippo Trimarchi, comprese le istituzioni universitarie, come quella di Messina che avrebbe tutte le capacità e gli strumenti per dare una mano al territorio. Considerazione che ha trovato pieno appoggio proprio nell’ex rettore Navarra e nel segretario generale Cisl Nino Alibrandi, i quali hanno ribadito che Unime deve giocare ruolo determinante ma ci sono anche scuole industriali di grande eccellenza per incrociare offerta di domanda e lavoro.

Carenza di personale e difficoltà di progettazione

Piero David, docente universitario, ha rimarcato che una mancata strategia condivisa può limitare la capacità di ottenere risultati con il Pnrr a cui si aggiungono la carenza del personale nei Comuni e la difficoltà nella progettazione.

Al dibattito ha dato un valido contributo di idee da Bruxelles Virginia Puzzolo, capo settore dell’agenzia esecutiva per la ricerca della Commissione europea, che ha evidenziato due aspetti: per gli Enti Locali non ci sarà la mediazione con la Regione quindi avranno come interfaccia direttamente il Governo e poi bisognerà puntare sulle innovazioni nella filiera dall’agricoltura e della pesca. Giacomo D’Arrigo, presidente Federazione Erasmo, ha sottolineato che si rischia di perdere una grande occasione, per cui bisogna intanto pensare principalmente sulla formazione puntando sull’unicità di Messina, in tutta Europa. Parliamo di una città metropolitana che confina con altre città metropolitane. Insomma il raggio d’azione è grande, i soldi ci sono, bisogna avere visone, progettare e lavorare.

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