Vicenda Tares: il segretario Cgil Lillo Oceano contesta l'amministrazione

Vicenda Tares: il segretario Cgil Lillo Oceano contesta l’amministrazione

Vicenda Tares: il segretario Cgil Lillo Oceano contesta l’amministrazione

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mercoledì 20 Novembre 2013 - 16:28

Il sindacato definisce la nuova tassa una stangata per i soliti cittadini onesti e attacca l'amministrazione che non ha ancora messo in atto provvedimenti per individuare gli evasori.

Il segretario generale della Cgil di Messina Lillo Oceano punta il dito contro l’amministrazione comunale. Argomento: introduzione della Tares, la nuova tassa sui rifiuti. A dire sì al nuovo tributo, la scorsa settimana, il Consiglio Comunale, la Giunta nel frattempo ha varato anche il piano tariffario che adesso dovrà passare al vaglio del Civico consesso. Lillo Oceano però critica fortemente le scelte dell’amministrazione.

“Dalle notizie che apprendiamo dalla stampa – visto che la Giunta non ha ritenuto di avviare un confronto con le organizzazioni sindacali nonostante reiterate richieste – l’applicazione del tributo, così come proposto dalla Giunta Accorinti ed approvato dal Consiglio Comunale, costituirà un vero e proprio salasso per le famiglie messinesi.

La Cgil ritiene sbagliati sia il percorso decisionale – perché privo di qualsiasi confronto con il sindacato –, sia le conclusioni cui è giunta l’Amministrazione, perché gravano pesantemente sulle famiglie di lavoratori e pensionati già vessati dalla crisi economica.

Bisogna premettere che l’introduzione della Tares – tributo che durerà un solo anno, viste le modifiche già annunciate a livello nazionale – non era obbligatoria. Il Comune infatti avrebbe potuto decidere di rinviarne l’applicazione.

La decisione di applicare subito la Tares è probabilmente funzionale, perciò, al recupero, immediato di, 10/13 milioni di euro, per le necessità di bilancio dell’Ente. In questo l’Amministrazione Accorinti appare in netta continuità con le precedenti Amministrazioni. Non si effettuano interventi su sprechi e sperperi e si aumentano tributi e tariffe. Ma la cosa ancora più grave è che tariffe e tributi si aumentano a chi già paga non facendo nulla per recuperare l’imponente evasione.

Paradossalmente si raddoppiano o triplicano i tributi ai cittadini onesti, non si fa nulla per far pagare gli evasori, non si prevedono riduzioni per le famiglie bisognose o in difficoltà, non si tiene conto della crisi, degli ammortizzatori sociali e dei licenziamenti, della perdita di reddito e della disoccupazione che colpisce migliaia di famiglie messinesi che non saranno in grado di sopportare questo ulteriore aggravio fiscale.

Il tutto per aumentare le entrate comunali. Mentre la qualità complessiva dei servizi pubblici continua ad essere scadente, i più deboli continuano ad essere lasciati soli, i lavoratori continuano a prendere lo stipendio con mesi di ritardo, quando lo prendono. Viene da chiedersi in quale voragine finiscano tutti questi soldi e per cosa verranno utilizzati.

Certo siamo consapevoli delle difficoltà che ci sono, del disastro che è stato prodotto in passato. Nessuno si aspetta miracoli, e neppure tutti i cambiamenti che sono stati promessi. Ma ci saremmo aspettati di vedere qualche segno concreto di discontinuità positiva per le condizioni materiali di lavoratori, disoccupati e pensionati. Così si scaricano addosso alla parte più debole le inefficienze e gli sprechi della burocrazia: chiediamo che si modifichino le tariffe, che si tenga conto delle situazioni di difficoltà nella quale versano molti nuclei familiari, che inizi immediatamente una vera lotta all’evasione, che si taglino concretamente gli sprechi, che la gestione del bilancio dell’Ente non sia un mero esercizio ragionieristico ma che serva a garantire diritti e ridurre ingiustizie e diseguaglianze”.

4 commenti

  1. Certo tutti i Sindaci precedenti (forse c’era pure qualche amico di Lillo) invece hanno fatto miracoli con il recupero dell’evasione della tassa rifiuti…
    Giova ricordare che è un tributo deciso dallo Stato (Governo Letta, sostenuto anche dal PD).
    Devo aggiungere altro?

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  2. serra salvatore 21 Novembre 2013 06:14

    OSSERVAZIONE GIUSTA E PUNTUALE – MI AUGURO CHE IL VOSTRO INTERVENTO SERVA A REVOCARE QUANTO DI PIU’ MASSACRANTE PER LE TASCHE DEI CITTADINI SI POTESSE PORRE IN ESSERE. CONSIGLIO COMUNALE E’ ORA DI SVEGLIARSI CHIEDETE IN AUTOTUTELA L’ANNULLAMENTO DEL REGOLAMENTO E DELLE TARIFFE, IN QUANTO UN SEMPLICE RICORSO ANNULLEREBBE L’EFFICACIA PERCHE’ IL REGOLAMENTO E’ INAPPLICABILE CON LA CONSEGUENZA DI ARRIVARE A FINE ANNO SENZA AVERE PAGATO NEPPURE LA VECCHIA TARSU.

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  3. Caro Oceano fai solo DEMAGOGIA!!!
    Fai finta di dimenticare che la Tares è un tributo sì comunale ma la legge e le disposizioni di come attuarla sono NAZIONALI e uno dei partiti (tramite i parlamentari) che ha sottoscritto la legge è il PD.
    Il Comune di Messina – COME TU SAI – PUò FARE BEN POCO!!!
    Come TU SAI in TUTTA ITALIA i cittadini si sono ritrovati con un salasso!!!

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  4. non è esattamente come lei scrive… in realtà i regolamenti di attuazione sono comunali, così come sono comunali le scelte e gli importi a bilancio…

    mi sa che la demagogia sia un pò una malattia di tutti…

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