Ars, costituito “rinnovato” gruppo parlamentare Udc

Ars, costituito “rinnovato” gruppo parlamentare Udc

Ars, costituito “rinnovato” gruppo parlamentare Udc

lunedì 25 Ottobre 2010 - 23:59

A battezzarlo il leader nazionale Pier Ferdinando Casini. Ve ne fanno parte cinque deputati, Giulia Adamo (ex PdL) il capogruppo. Prossimi all’ingresso Lentini e Vinciullo. Critici Romano (PiD) e De Luca (FdS)

E’ stato presentato ufficialmente il nuovo gruppo parlamentare dell’Udc-Verso il partito della Nazione all’Ars. Cinque i deputati che vi hanno aderito. Giulia Adamo, ex PdL e PdL Sicilia, è stata nominata capogruppo. Vice Marco Forzese, che è transitato nel “nuovo” soggetto insieme a Mario Parlavecchio (tesoriere), Giovanni Ardizzone e Orazio Ragusa, tutti nella squadra centrista prima della scissione dall’area Mannino-Cuffaro. Era stato annunciato ma slitterà di qualche giorno l’ingresso di Salvatore Lentini, ex Mpa e Vincenzo Vinciullo, ex PdL.

A battezzare la creatura il leader del partito in persona, Pier Ferdinando Casini, presente alla conferenza stampa insieme al presidente dei senatori dell’Udc e coordinatore regionale, Gianpiero D’Alia e al presidente del partito Antonino Recca. «Tutto procede come previsto – ha dichiarato Casini – quando faremo i conti, passivi e attivi, si vedrà che abbiamo fatto un buon lavoro. Sono sicuro che possiamo continuare a fare bene e superare nel prossimo mese il numero di rappresentanti che avevamo in precedenza. Potrebbero esserci altri ingressi, ma il punto non e’ la contabilità nel nostro partito ma i problemi della Sicilia, su questo siamo impegnati. Siamo l’unico partito italiano che ha votato contro il federalismo, perché una manovra senza numeri potrebbe danneggiare il mezzogiorno. Poiché l’Ars ha approvato un ordine del giorno che esprime preoccupazione per il federalismo spero si possa ripetere la stessa cosa a livello nazionale. Mi auguro, però, che i deputati non recitino le due parti della stessa commedia, votando qui in un modo, e a Roma appoggiando Berlusconi e Bossi. Lavoreremo per aiutare credendo che la stagione delle polemiche, anche in Sicilia, e’ finita. Per cui anche quei partiti che stanno all’opposizione e non hanno condiviso la giunta di Lombardo, credo che farebbero bene a dare una mano alla Sicilia».

Dura la risposta riservata dall’ex segretario regionale del partito, Saverio Romano, ora coordinatore nazionale Popolari di Italia domani: «Casini continua a negare l’evidente ribaltone posto in essere in Sicilia con Lombardo e con il Pd. E cerca di prendere in giro i siciliani: chi vince le elezioni ha il diritto di governare e vale per Berlusconi come per Lombardo ma deve farlo con le forze politiche che hanno vinto e che lo hanno fatto vincere. Non mi risulta infatti che Berlusconi abbia portato il Pd, sconfitto alle elezioni, al governo e che abbia buttato fuori dal governo gli alleati. La realta’ e’ che Casini, per paura di perdere gli elettori, vuole nascondere loro la sua prospettiva a sinistra e di cui un po’ si vergogna. La verifica saranno le elezioni e scommetto mille a uno che se andra’ da solo alle amministrative, al ballottaggio tirerà fuori dal cilindro l’accordo con D’Alema. Si accettano scommesse».

Polemico anche Cateno De Luca, di recente transitato nella “Forza del Sud” targata Gianfranco Micciché: «Purtroppo dobbiamo registrare l’ennesima affermazione vuota e ripetitiva sulle attuali condizioni del Meridione da parte di un leader nazionale di partito che teme l’auto-organizzazione del Sud quale legittima reazione alla visione centralista della classe politica romana che tollera la Lega Nord ma e’ infastidita dalle decisive ed improcrastinabili reazioni del popolo meridionale». Il capogruppo di FdS all’Ars parla anche delle prospettive del neonato movimento: «Il meridione – sottolinea – non ha più bisogno di ricette bolognesi, ne’ fiorentine, ne’ romane, ma semplicemente di diventare finalmente artefice del proprio destino con un nuovo progetto che non e’ in contrapposizione alla Lega Nord ma in sintonia con la necessità di territorializzare la politica per come richiesto dalla riforma del titolo V della Costituzione e con l’entrata in vigore del federalismo fiscale. Paradossalmente da questo punto di vista Forza del Sud potrebbe essere un naturale interlocutore anche della Lega Nord».

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Salita Villa Contino 15 - 98124 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007

Questo sito è associato alla

badge_FED