L’asilo che non c’è. Maria Celeste Celi spiega che quello di Camaro non è l’unico caso. Ventuno le strutture mai entrate in funzione

Ieri la denuncia del consigliere del terzo quartiere Libero Gioveni sull’asilo di Camaro San Paolo, una struttura in piedi da quasi 20 anni e mai entrata in funzione.Oggi Maria Celeste Celi (nella foto), candidata al parlamento regionale nella liste dell’Mpa ed ex assessore ai Servizi Sociali della giunta Leonardi al comune di Messina aggiunge: -Purtroppo, il caso di malagestione dell’asilo di Camaro San Paolo non è l’unico. Dal 1986, anno dell’entrata in vigore della legge 22, a Messina sono state finanziate 21 strutture. E la maggior parte di esse è mai stata costruita-.

-Degli asili finanziati, attualmente ne risultano attivi solo due, a San Licandro e sul viale Giostra. Quello di via La Farina, invece, è stato completato ma non è stato mai posto in condizioni di operatività. Questo – prosegue – perché non esiste programmazione né un serio studio sulle necessità territoriali. Per aggiungere la beffa, oltre al danno, c’è da segnalare la chiusura dell’asilo della Provincia, una struttura di altissima qualità-.

“Quello dell’assistenza ai minori ed alle madri – continua Maria Celeste Celi – è uno dei servizi primari per una comunità. E’ sbagliato percepirlo solo come un costo. Al contrario, sfruttandolo in pieno si renderebbe produttiva una fascia di popolazione che attualmente è impossibilitata ad esserlo. Anche così si aiuta l’economia di una città-.

“Per questo – conclude – sollecitiamo il Commissario straordinario Gaspare Sinatra affinché si attivi per rendere operative e fruibili le strutture esistenti, e perché metta in atto quanto necessario per completare l’iter di quelle lasciate in sospeso-.