Ato idrico. Rao (Pd): “Commissione per i revisori dei conti, qualcosa non va...”

Ato idrico. Rao (Pd): “Commissione per i revisori dei conti, qualcosa non va…”

Ato idrico. Rao (Pd): “Commissione per i revisori dei conti, qualcosa non va…”

lunedì 23 Marzo 2009 - 12:00

Per il segretario provinciale del Partito Democratico, illegale la presenza di politici nella commissione che valuterà le domande per le nomine nel Collegio. Il 31 marzo la votazione

Dopo anni di sprechi e fallimenti sembra finalmente essere stata imboccata la strada del servizio idrico integrato nella provincia di Messina. Una tappa importante dovrebbe essere quella del prossimo 31 marzo, quando nell’assemblea dei sindaci convocata per le 10 e 30 verranno nominati i revisori dei conti. Importante perché questo passaggio permetterà di approvare i bilanci degli anni passati e conseguentemente alla Provincia Regionale di riappropriarsi delle somme anticipate dal 2003 al 2008 per un totale superiore ai 4 milioni di euro.

Prima della votazione per la nomina dei revisori, è stata istituita una commissione che valuterà quali dei soggetti che hanno presentato domanda per ottenere l’incarico hanno i requisiti. La commissione sarà composta da sedici sindaci (due per ognuno degli otto comprensori) e dai tecnici della STO. E a tal proposito è arrivata oggi una nota del consigliere provinciale del Pd Pippo Rao, con la quale si annuncia che attraverso un’interrogazione rivolta al Presidente della Provincia Nanni Ricevuto si chiederà allo stesso di chiarire la legittimità della procedura con la quale l’assemblea dei Sindaci dell’Ato acque della Provincia di Messina ha costituito questa commissione composta appunto da “politici”.

«Trattandosi di funzione gestionale ed amministrativa la legge impedisce ai politici di farne parte sulla base della chiara divisione tra funzioni di indirizzo e controllo della politica da quella amministrativa e gestionale dei dirigenti e funzionari amministrativi – scrive il segretario provinciale del Partito Democratico – e questo per garantire imparzialità e trasparenza nell’azione della Pubblica Amministrazione. La presenza di politici in questa commissione viola tali presupposti e potrebbe ingenerare sospetti e rischi di turbamento dell’azione amministrativa e  violazione dei precetti legali”.

A tale proposito Rao ha richiesto il verbale della riunione con l’elenco dei partecipanti al voto per l’istituzione della commissione e le procedure adottate. «Il sospetto inoltre  è che non essendosi trovato un’accordo politico nella scelta dei nominativi si cerchi di prendere tempo, e questo nonostante da anni l’Ato acque di Messina non abbia avuto i bilanci approvati – continua l’ex assessore comunale. L’interrogazione verrà inoltre inviata al Presidente della Regione, perché lo stesso intervenga in una realtà quale quella messinese che fino ad oggi in termini di gestione dell’Ato idrico è stata vergognosamente al palo, grazie soprattutto alla politica rinunciataria se non omissiva dell’Assemblea dei Sindaci (basta pensare alle innumerevoli volte per le quali l’assemblea non si è potuta riunire per la mancata partecipazione dei sindaci!) e di piccoli interessi di bottega che hanno impedito per il nostro territorio una seria politica di gestione delle acque, bene primario per il quale sarebbe opportuna una diversa capacità di programmazione e pianificazione». Un andazzo innegabilmente reale in anni di governi fallimentari, per ciò che concerne il servizio idrico integrato, che però Ricevuto sta cercando di capovolgere, anche se la missione non è evidentemente facile. Una missione riuscita in quasi tutte le province siciliane.

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