In bilico 314 mila euro stanziati in favore del Comune dall'ex-governo nazionale

In bilico 314 mila euro stanziati in favore del Comune dall’ex-governo nazionale

Redazione

In bilico 314 mila euro stanziati in favore del Comune dall’ex-governo nazionale

martedì 09 Dicembre 2008 - 08:04

L'allarme lo lancia Libero Governi. Alcuni errori nella redazione del bando, rischiano di far perdere i fondi stanziati per il cosìdetto Accordo Programma Quadro relativo alla realizzazione di progetti sociali

Il consigliere della terza circoscrizione Libero Gioveni denuncia qualcosa che, come lui stesso afferma, “ha veramente dell’incredibile-. Si tratta del rischio che il Comune di Messina perda i circa 314 mila euro stanziati dal Ministero della Solidarietà Sociale, per un bando di gara che potrebbe essere annullato a causa di “errori-.

Gioveni ricostruisce i fatti facendo qualche passo indietro, è tornando ai tempi dell’amministrazione Genovese. Ricorda come l’allora “Ministro Ferrero, su richiesta dell’ex assessore all’integrazione multietnica Alfredo Crupi, stanzia ben 314.000 euro al Comune di Messina attraverso un “Apq-, accordo di programma Quadro, finalizzato alla redazione di progetti sociali da sviluppare in collaborazione con gli enti locali. In particolare, quello di Messina doveva essere un progetto denominato G2, ossia “2^ generazione-, che si prefiggeva lo scopo di favorire, appunto, l’integrazione sociale degli immigrati di 2^ generazione,ossia dei figli degli stranieri regolarmente residenti nella nostra città-.

Ciò, sostiene il consigliere, avrebbe generato una serie di benefici connessi anche con la possibilità di postivi risvolti occupazionali che sarebbero emersi attraverso il progetto ma che invece, continua, rischiano ora di andare persi. “E’ accaduto, infatti – afferma Gioveni – che dopo l’elaborazione del bando di gara ad opera del Dipartimento Affari Sociali e Rapporti con l’Istituzione che, con la regolare consegna delle buste, era scaduto lunedì 1 Dicembre, il Dirigente dello stesso Dipartimento, Giuseppe Scalici, di colpo si accorge che il bando preparato dal suo stesso ufficio presenta, nella sua complessità, diversi errori o incongruenze; pertanto, in fretta e furia, prima dell’apertura delle buste fissata per giorno 4, incredibilmente, attraverso un’apposita delibera, lo annulla-.

Il sindaco Buzzanca, a detta del consigliere, non può far finta di nulla di fronte a quanto accaduto, ancor di più perché la caratteristica dei progetti Apq, così come i Por, è quella di avere delle scadenze entro le quali occorre necessariamente presentare progetti o bandi di gara, pena l’inevitabile perdita dei fondi per essi stanziati.

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