Un centro polifunzionale per immigrati nella ex sede della “defunta” Istituzione per i servizi sociali

Un centro polifunzionale per immigrati nella ex sede della “defunta” Istituzione per i servizi sociali

Un centro polifunzionale per immigrati nella ex sede della “defunta” Istituzione per i servizi sociali

lunedì 22 Novembre 2010 - 12:00

Presentato il progetto di ristrutturazione ed adeguamento del vecchio edificio, con 750 mila euro di fondi strutturali europei. Tempo di realizzazione: due anni

Il fine ultimo è più o meno sempre lo stesso, perché comunque di servizio sociale si tratta. Ma per il resto tutto cambia: tra due anni l’ex sede della ormai “defunta” Istituzione per i servizi sociali diventerà un centro polifunzionale realizzato su misura per le esigenze degli immigrati. Il progetto, finanziato dal ministero dell’Interno con fondi Pon Fesr 2007-2013 per poco più di 750 mila euro, è stato presentato stamani a Palazzo Zanca dal sindaco Giuseppe Buzzanca, l’assessore alle Politiche dell’integrazione Dario Caroniti e l’assessore alle Manutenzioni Pippo Isgrò. Tempi di realizzazione, due anni, così suddivisi: 6 mesi per le attività propedeutiche, 9 per mesi per i lavori di recupero e di risanamento della struttura, 6 mesi per la fornitura di arredi e attrezzature, 6 mesi (per metà sovrapposti alle altre attività) per il collaudo finale e 3 mesi, anch’essi sovrapposti alle altre operazioni, per la promozione finale e l’inaugurazione del centro.

Il progetto è stato redatto dall’esperto a titolo gratuito del sindaco, Carmelo Lembo, e dal dirigente della manutenzione stabili comunali, arch. Maria Canale, con la collaborazione dell’ing. Angelo Lucentini per le modifiche statiche ed architettoniche, e l’adeguamento degli impianti alle normative di sicurezza per le attività che dovranno svolgersi. Ecco come verranno utilizzati i locali una volta rimessi a nuovo: al piano terra una stanza verrà utilizzata per il servizio di doposcuola per giovani immigrati, un’altra per attività ricreative e di socializzazione per giovani immigrati, un’altra per attività di tempo libro, ricerche su internet e di segreteria; in un’altra area del piano terra due stanze verranno adibiti al servizio di sportello di orientamento al lavoro, mentre un’altra stanza verrà utilizzata per attività ricreative, di socializzazione e per il tempo libero, per conferenze ed incontri; al primo piano ci sarà un laboratorio di formazione linguistica o professionale rivolta agli immigrati, più un’altra stanza dedicata sempre ad attività di laboratorio, accesso ad internet e biblioteca; in un’altra area del primo piano cinque stanze verranno utilizzate per attivare tutti quei processi d’integrazione e inclusione socio-lavorativa per immigrati al fine di agevolarli nelle procedure amministrative della pubblica amministrazione; infine al secondo piano quattro stanze verranno dedicate ad attività di assistenza socio-lavorativa e a percorsi di formazione di base e specializzata.

Quanti immigrati potranno fruire del centro polifunzionale? Secondo le previsioni del Comune,s i prevedono 500 partecipanti alle attività di formazione, 600 per i servizi amministrativi, 600 per le attività socio-assistenziali. Previsti anche circa 100 minori immigrati che potranno frequentare le attività di doposcuola e di socializzazione. Si ipotizza, infine, anche che 200 immigrati adulti possano frequentare le attività ricreative e di tempo libero. I lavori dovranno essere completati entro il 31 dicembre 2011 e le attività dovranno partire dal 1 gennaio 2012 e protrarsi per almeno cinque anni.

«In una città come Messina – la sintesi degli interventi di Buzzanca, Caroniti e Isgrò – che perde ogni anno circa mille unità di residenti, a causa soprattutto dei progressivi indici di denatalità e di invecchiamento, la principale risorsa umana che ci può garantire dallo spopolamento deriva dall’innesto nel tessuto civile di persone provenienti da paesi stranieri, la cui percentuale, già adesso, supera il 3 per cento della popolazione ed il cui indice di natalità supera del doppio quello dei messinesi di origine. Questo comporta che, al di là di ogni altra considerazione, la città di Messina è destinata ad assumere connotati sempre più multietnici. La scelta dell’amministrazione comunale è quella di non farsi travolgere dagli eventi ma di gestirli, pianificando una politica di integrazione che non travolga le tradizioni e i valori storici di riferimento della nostra comunità, ma realizzi un incontro, una conoscenza ed un apprezzamento reciproco tra i diversi gruppi etnici presenti in città. La nascita di un centro polifunzionale rappresenta quindi, – è stato sottolineato – in linea con gli altri numerosi progetti già realizzati o in via di realizzazione, un importante strumento volto sia al recupero urbano che a quello umano e alimenta la volontà per un disegno per un futuro della città nel solco della storia di Messina».

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