Cimiteri, passo indietro della Amata sul project financing. Ma il percorso non è interrotto

Cimiteri, passo indietro della Amata sul project financing. Ma il percorso non è interrotto

Cimiteri, passo indietro della Amata sul project financing. Ma il percorso non è interrotto

sabato 06 Giugno 2009 - 09:52

Ieri in commissione l’assessore all’Arredo urbano ha sostenuto le tesi del consiglio comunale, che aveva “bocciato” il progetto. Ma se il parere legale richiesto dovesse essere favorevole…

Il project financing sui cimiteri è stato riposto su un cassetto. Ma la chiave non è stata buttata, anzi. C’è da capire, adesso, se siamo di fronte a un nuovo bluff, stile Istituzione per i Servizi sociali, o se è realmente intenzione dell’amministrazione interrompere questo percorso. I bene informati dicono di no, dicono che in realtà quello offerto ieri dall’assessore Elvira Amata (nella foto) alla quinta commissione consiliare di Palazzo Zanca sia solo un bocconcino dolce in attesa del pasto amaro. La Amata, a dire il vero, è sembrata piuttosto chiara: il project non si farà, daremo seguito all’intenzione manifestata dal consiglio comunale nel gennaio scorso. Ma già dal dirigente Attilio Camaioni è arrivata quella che è parsa una prima frenata: l’amministrazione, infatti, sarebbe in attesa di un parere legale sull’intero iter. Se questo dovesse essere favorevole, è possibile che anche in questo caso le strade di giunta e consiglio prendano direzioni diverse.

Ricordiamo che secondo il project financing sono tredici i cimiteri dei quali è previsto l’ampliamento (Gran Camposanto, Castanea, Cumia, Faro Superiore, Gesso, Giampilieri-Molino, Massa Santa Lucia, Mili San Marco, Pace, Salice, Santa Margherita, San Paolo Briga e Santo Stefano), per un iter partito nel 2002 quando un raggruppamento di imprese composto dalla Alfano Spa di Arzano (Napoli), capofila, e da A&P s.r.l., Costruzioni s.r.l., Itaca s.r.l., Scurria Rosario s.r.l., Tornatore Associati s.r.l., fece pervenire una proposta per la concessione della costruzione e della gestione dell’ampliamento dei cimiteri comunali. Proprio sulla Alfano Spa sono state gettate delle ombre, essendo la ditta rimasta coinvolta alcuni mesi fa in un caso di presunte tangenti al Comune di Corsano, in Puglia, scoperto dalla Procura di Lecce.

Il dipartimento Servizi cimiteriali di via Catania ha dato anche alcuni chiarimenti alla quinta commissione, fornendo alcuni numeri. Le sepolture abbandonate al Gran Camposanto sono, per il momento, 60. I cimiteri sub urbani di Castanea, Gesso, S. Filippo e S. Margherita arrivano a un totale di 317. Stessa ricerca è in corso al cimitero di Torre Faro, dove sono state contate 70 sepolture abbandonate. La stessa procedura non viene applicata per le cappelle gentilizie del Gran Camposanto perché, dicono al dipartimento, «ciò comporterebbe un lavoro oltre che amministrativo anche di natura tecnica, che allo stato attuale non è supportato da sufficiente organico». Sempre il dipartimento ha fornito l’elenco di tutte le ditte autorizzate ad operare all’interno dei cimiteri: sono diciotto, secondo la lista aggiornata alla data del 13 marzo 2009.

(foto cimitero: Dino Sturiale)

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