Consiglio Comunale: si va verso l'ufficialità. Sono pochi i seggi ancora in bilico

Consiglio Comunale: si va verso l’ufficialità. Sono pochi i seggi ancora in bilico

Redazione

Consiglio Comunale: si va verso l’ufficialità. Sono pochi i seggi ancora in bilico

venerdì 20 Giugno 2008 - 00:06

Il Comune ha quasi ultimato le operazioni per l'assegnazione dei 45 seggi ai candidati. C'è chi è in bilico per una manciata di voti

Si comincia a delineare la composizione del prossimo Consiglio Comunale. Il sito ufficiale di Palazzo Zanca ha pubblicato la ripartizione dei seggi secondo il metodo d’Hondt, calcolato sulle 254 sezioni complessive. Al centrosinistra vanno 16 consiglieri, 2 a Fabio D’Amore, 0 a Clementi, Visicaro e Ansaldo Patti e 27 alle liste collegate al vincitore, Giuseppe Buzzanca.

Partendo dal centrodestra, i 27 posti al Comune sono così ripartiti: 10 Pdl, 4 Mpa e il Centro con D’Alia, 3 Udc, 2 Forza Azzurri e Rialzati Messina, 1 Conservare il futuro con Brigluglio e Autonomisti Mpa e 0 Pri, Dicearco, Gioventù della Libertà.

Nel Popolo della Libertà, i dieci “dentro- dovrebbero essere Pio Amadeo, Angelo Burrascano, Orazio Miloro, Giovanna Crifò (questi quattro dovrebbero avere sfondato la soglia dei mille voti), Giuseppe Corvaja, Pietro Iannello, Pippo Trischitta, Roberto Sparso, Nello Pergolizzi e Giuseppe Capurro. Nel caso dovesse poi scattare il premio di maggioranza, il seggio ulteriore dovrebbe andare al momento a Giovanni Cocivera, ma non dimentichiamoci degli eventuali assessorati ancora da assegnare. Fuori quindi dai giochi dovrebbero essere gli uscenti Roberto Nicolosi, Pietro Blanca e Ignazio Romano.

I primi quattro dell’Mpa, su 221 sezioni conteggiate, sono Antonio Restuccia, Pippo Previti, Sebastiano Tamà e Alessandro La Cava, considerando però che Previti è assessore designato della giunta Buzzanca e che quindi lascerebbe il posto al quinto “classificato-, che al momento è Antonio Spicuzza, che distanzia di settanta voti Dino Oteri. Per la lista Autonomisti Mpa il seggio andrà invece a Ivano Cantello. Ne Il Centro con D’Alia, sorpasso di Giuseppe Antonio Ansaldo che dovrebbe così aggiungersi a Mimmo Guerrera, Vincenzo Messina, Bruno Cilento; fuori per il momento Santino Culetta. Per quanto riguarda invece i tre della lista “ufficiale- dell’Udc, sono praticamente certi Carmelo Santalco (per lui si è parlato di vice sindacatura, anche se nelle ultime ore il pressing del Pdl che vorrebbe qualcuno dell’area Forza Italia potrebbe spingerlo verso il ruolo di Direttore Generale) e Mario Rizzo, mentre il terzo seggio dovrebbe andare a Giorgio Muscolino, con Tanino Caliò ad una manciata di voti di distacco ma pronto a subentrare all’eventuale “vuoto- lasciato da Santalco.

Due per Forza Azzurri e Rialzati Messina: per la lista dell’area FI, su 218 sezioni, ha acquisito un buon vantaggio Peppe Chiarella, mentre Carmelo Conti e Nicolò Cannavò si giocano il secondo. Nella lista di An invece, praticamente ufficiale il nome dei due consiglieri, che sono Salvatore Ticonosco e Alberto De Luca. Per Conservare il Futuro con Briguglio ormai certo della poltrona a Palazzo Zanca il medico Claudio Canfora. Delusione per il Pri e soprattutto per Pippo De Stefano, che rimane fuori per la seconda volta dal Consiglio Comunale, stavolta però perché il seggio non è scattato. Niente rappresentante anche per la terza lista dell’Mpa, Dicearco e per la Gioventù della Libertà, che bene ha fatto alle provinciali anche nei collegi messinesi grazie soprattutto a Francesco Rella.

Due i rappresentanti del vero protagonista di queste amministrative, Fabio D’Amore. L’unica lista che ha preso seggi è Risorgimento Messinese, mentre a Progetto per Messina e Fabio D’Amore Sindaco rimarrà solo la soddisfazione di avere dato il proprio contributo nella scommessa dell’ex presidente del Consiglio Comunale. I due seggi attribuiti a RM andranno a Salvatore Serra e Francesco Berenato.

Nel centrosinistra i seggi conquistati sono 16 come detto, così suddivisi: 6 al Pd, 4 alla lista Genovese Sindaco, 2 a Con Francantonio per Messina, 1 a testa per Popolari Riformisti Socialisti, Ricostruire Messina, Pd Democratici per Messina e Voce. Tra i sei eletti della lista principale del Pd qualche volto nuovo e alcune vecchie conoscenze: su 216 sezioni sopra tutti c’è l’ex assessore Tani Isaja, seguito da Benedetto Vaccarino, Marcello Greco, Nicola Cucinotta, Paolo David e Mimmo Bonanno. Al momento staccato di circa cinquanta voti Paolo Saglimbeni, che dovrebbe però risalire. Non ce la fanno diversi uscenti, come Ciccio Curcio, Giacomo Caci, l’ex capogruppo della Margherita Loris Foti, ma anche gli ex assessori Luciana Intilisano e Liliana Modica. Può essere curioso notare che tra i candidati figurava anche Francantonio Genovese, rimasto a “centro lista-.

Una certezza per quel che riguarda la lista Genovese Sindaco: fatta per Emilia Barrile, quasi per il capogruppo uscente Felice Calabrò e per Simona Contestabile, restano in bilico per l’altro posto Nicola Bellinghieri e Daniele Zuccarello. Nulla da fare per Michele Giannetto e Carmelo Giaimo, per l’ex assessore Antonio Catalioto e per Enrico Pistorino e Calogero Centofanti.

Sicuri ormai i seggi che vanno all’ex assessore Arturo Alonci (Ricostruire Messina) e dell’ultimo presidente dell’Istituzione ai Servizi sociali Elio Sauta (Voce). Duello all’ultimo voto in due liste: Gaetano Gennaro sarebbe in leggero vantaggio su Giacomo Ferrari per Pd Democratici per Messina (fuori dai giochi, dunque, gli ex assessori Angela Bottari, Tanino Santagati e Clelia Fiore), mentre per quanto riguarda i Popolari Riformisti Socialisti l’unico seggio è conteso dall’uscente Nicola Barbalace e Giovanni Fallo: sfida davvero al fotofinish. Infine, per la lista Francantonio per Messina, sembrano essere tre i contendenti per due posti: ma Giorgio Caprì e Marcello Capillo, su 212 sezioni, sono in netto vantaggio su Nazzareno Foti, altro uscente che verrebbe tagliato fuori.

E.R.-S.C.

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