La “mancanza” di due firme, i malumori interni e la posizione dei gruppi consiliari. Ieri critiche accese dell’assessore Terranova al dirigente Calabrò. Per il pomeriggio di oggi convocati consiglio e II commissione, ma non è detto che da quest’ultima arrivi il propedeutico parere
Il clima alla Provincia Regionale sembra divenire ogni giorno più pesante. Ai precari equilibri finanziari vanno aggiungendosi tutta una serie di questioni interne, di carattere politico ma non solo, che hanno di fatto reso argilloso il castello programmatico immaginato da Ricevuto e dalla sua giunta. Una costruzione che negli ultimi mesi ha prodotto poco o nulla se non nel campo degli eventi culturali e dello spettacolo. E mentre la struttura amministrativa scivola giù, si intrecciano scontri intestini e battaglie di bandiera per le quali Ricevuto ha forse le minori colpe, se non quelle di circondarsi (e in alcuni casi assecondare) di persone che non mettono in cima gli interessi della comunità e dell’Ente.
Così, dopo i flop collezionati in questi giorni da palazzo dei Leoni, soprattutto a livello di immagine, quello che sta accadendo intorno alla manovra di assestamento del Bilancio 2010 non fa altro che alimentare una situazione che sta diventando davvero surreale. Succede ad esempio che nella seduta della II commissione di ieri, convocata per discutere ed approvare la delibera contenente proprio il riequilibrio del Previsionale, l’assessore al ramo Nino Terranova critichi in maniera accesa Antonino Calabrò, presente nelle vesti di Ragioniere Generale ma al contempo dirigente dell’Ufficio Legale.
Allo stesso Calabrò è stata “contestata” l’assenza di una determina dirigenziale che accertasse la situazione in riferimento ad alcuni crediti che l’Ente vanta nei confronti di terzi, a seguito di procedimenti giudiziari seguiti da sentenza, che ammontano a 5.916.383euro. Calabrò il 7 settembre, in qualità di dirigente dell’Ufficio Legale, ha infatti inviato al Ragioniere Generale (se stesso) e per conoscenza anche all’assessore, una nota sull’argomento, mentre Terranova si aspettava una determina che potesse “testimoniare” il previsto incassamento della somma. Una cifra, quella sopra riportata, che verrà lasciata immutata nel Previsionale nonostante i recuperi di 1.822.245,27euro attesi dal Comune di Messina e 781.746,19euro attesi dal Comune di Taormina, siano stati bloccati in virtù della sospensione dell’esecutività della sentenza n.189/09 che stabilisce la condanna al pagamento (questione TaoArte).
Calabrò inoltre, secondo Terranova, non avrebbe prodotto ogni dieci giorni la ricognizione sul mantenimento del Patto di stabilità. «Un attacco pretestuoso e ingiustificato – commenta il consigliere di Sicilia Vera, Pippo Lombardo -. Terranova sa da più di un anno che il 31 agosto 2010 l’ex Ragioniere Generale Torrisi sarebbe andato in pensione, dunque appare fuori luogo addossare su Calabrò, che gestisce l’ufficio contabile da 20 giorni, le mancanze che riguardano chi l’ha preceduto».
In questo quadro da “Risiko”, va poi sottolineata la mancanza di due “firme”. Non c’è quella di Terranova sulla delibera del Riequilibrio, firmata dal presidente Ricevuto. Si tratta comunque solo di una “sfumatura” negativa che può incidere al massimo sul piano “estetico”, in quanto la proposta può essere tranquillamente avanzata dal solo presidente, che anzi deve comunque controfirmare anche gli atti presentati dai singoli assessori. Resta comunque il dato di fatto di un atto finanziario importante che non porta la sigla del responsabile politico del “settore”. Inoltre, a quanto pare, i rapporti tra Ricevuto e Terranova non sembrerebbero proprio idilliaci in questa fase, per tutta una serie di scelte e atteggiamenti che reciprocamente non sarebbero state condivisi.
Assente poi anche la firma del presidente del Collegio dei Revisori Antonino Piraino sull’apposito parere che l’organo è chiamato ad esprimere sul Riequilibrio. Il pronunciamento favorevole è stato firmato, a maggioranza, dagli altri due componenti, Gabriele Molica e Francesco Lembo. E a proposito di Piraino, ieri tra i corridoi è circolata una voce secondo la quale lo stesso presidente del Collegio dei Revisori sarebbe stato fino a qualche settimana fa “in corsa” per l’incarico di esperto in materia contabile-finanziaria, successivamente affidato e poi revocato al Ragioniere Generale uscente Antonino Torrisi.
Verso l’approvazione della manovra potrebbe essere cruciale la giornata di oggi. Alle 16 è stata nuovamente convocata la II commissione, che dovrà esprimere il proprio parere prima che la delibera approdi in consiglio. Alle 18 invece è stato convocato lo stesso consiglio provinciale, ma si dovrà comunque prima attendere l’ok dalla già citata commissione. La somma necessaria affinché permangono le condizioni di pareggio economico e finanziario del bilancio dell’esercizio in corso è di 2.467.401,36 euro, che verrà coperta attraverso lo storno di alcuni interventi evidenziati nella proposta di deliberazione (domani l’articolo completo sulla manovra di assestamento).
Si sono dichiarati pronti a votare i consiglieri di area PdL e i gruppi Udc, mentre l’Mpa, attraverso il capogruppo Roberto Cerreti, ha rivelato che esprimerà il proprio parere sulla manovra esclusivamente in aula. L’opposizione invece, attraverso il consigliere Pippo Rao, ha fatto sapere che valuterà la delibera nel suo complesso, rivolgendo particolare attenzione a quelle voci ritenute da sempre indispensabili, come quelle riguardanti le risorse per il sostegno alle famiglie o alle piccole-medie imprese.
