Contratti di locazione e Osservatorio sulla casa, protocollo d’intesa tra Comune e sindacati

Contratti di locazione e Osservatorio sulla casa, protocollo d’intesa tra Comune e sindacati

Redazione

Contratti di locazione e Osservatorio sulla casa, protocollo d’intesa tra Comune e sindacati

giovedì 05 Febbraio 2009 - 15:03

Si pensa a una banca dati sulla situazione abitativa della città. L’assessore Rao sul bando per l’emergenza abitativa: «Presenti domanda solo chi ne ha i criteri, si eviteranno inutili ritardi»

E’ stato siglato questa mattina, presso la sede dell’assessorato al Risanamento, un triplice protocollo d’intesa che mette d’accordo Comune, sindacati della proprietà e sindacati degli inquilini in merito a contratti di locazione per alloggi di edilizia residenziale pubblica e ad agevolazioni fiscali sia per proprietari che per inquilini stessi. Attorno a un tavolo si sono seduti l’assessore al ramo, Pippo Rao (nella foto), e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali interessate (ASPPI, UPPI e APPC per le proprietà, SUNIA, SICET, UNIAT e ANIA per gli inquilini).

Il territorio comunale è stato diviso in ventinove microzone e in ognuna di esse, secondo l’accordo siglato oggi, è previsto un aumento del 10 per cento del canone concordato, con possibile aumento di un ulteriore 10 per cento nel caso di alloggi costruiti dopo il primo gennaio 2005. Per quanto riguarda le agevolazioni fiscali, per i proprietari è prevista una riduzione del 40,5 per cento sulla dichiarazione Irpef dei canoni percepiti, con Ici al 3,50/1000, mentre per gli inquilini una detrazione che va da un minimo di 247,90 euro a un massimo di 485,80 euro, più una riduzione del 30 per cento sulla tassa di registrazione.

E’ stata concordata anche l’istituzione di una commissione di conciliazione locatizia formata da un rappresentante di ognuna delle tre componenti firmatarie del protocollo. La commissione dovrà dirimere le controversie nascenti in materia locatizia, con il vantaggio di ridurre il carico dei tribunali e di velocizzare le decisioni in materia.

Altrettanto importante è la prevista istituzione di un Osservatorio sulla casa, con il compito di effettuare sondaggi e statistiche sulla reale situazione abitativa del Comune. Anche di quest’organo faranno parte i rappresentanti sindacali firmatari dell’accordo, con quattro obiettivi prefissati: la raccolta degli accordi locali; la realizzazione di una banca dati sul sistema abitativo; la ricognizione e organizzazione delle conoscenze sulla condizione abitativa del territorio; l’attuazione di un’ulteriore banca dati per il monitoraggio dei prezzi.

Il ruolo dell’Osservatorio è sottolineato dallo stesso assessore Rao: «Faremo finalmente il punto della situazione sulla reale condizione abitativa della città, per definire l’effettivo fabbisogno a cui dobbiamo far fronte. La commissione, invece, favorisce la stipula dei contratti con un vantaggio reale per tutti». Rao si sofferma anche sul bando per l’emergenza abitativa, rispetto al quale sono arrivate al Comune fin troppe richieste, anche di chi non possiede effettivamente i criteri per poter partecipare, tanto che lo stesso assessore ha dovuto ricordare, tramite una nota, che «il concorso è rivolto esclusivamente a coloro che abbiano perso o si trovino nell’imminenza di perdere l’alloggio di residenza per i seguenti motivi: calamità naturale, provvedimento esecutivo di sfratto non dovuto a morosità, obbligo di liberare l’alloggio di servizio, ordinanza di sgombero per tutela della salute pubblica., per privata o pubblica incolumità o per pubblico interesse senza indennizzo e che siano altresì in possesso di tutti i requisiti di reddito e soggettivi indicati nel bando».

«Alcuni – spiega Rao – hanno effettivamente commesso un errore, in altri casi ci sono carenze di documentazione, che è l’aspetto che ci preoccupa di più. Lo scopo della mia nota era quello di ricordare i criteri di partecipazione, non per evitarci un lavoro inutile ma per scongiurare ritardi che recherebbero danno ai cittadini stessi. E’ anche un appello a chi, pur comprendendo bene i criteri, presenta o fa presentare ugualmente domanda». I soliti furbi, insomma, o presunti tali che, purtroppo, non mancano mai.

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