I rappresentanti di Mazzarà, Rodì Milici, Oliveri e Fondachelli Fantina si incatenano con il primo cittadino di Castroreale davanti alla Provincia. Tanti gli attestati di vicinanza, ma di risposte concrete ancora nulla
Dopo la protesta di ieri, nuova giornata di “presidio” alla Provincia per il sindaco di Castroreale, Salvatore Leto, incatenato a palazzo dei Leoni questa mattina “in compagnia” dei sindaci di Mazzarà, Rodì Milici, Oliveri e del vice sindaco di Fondachelli Fantina. Le catene non sono stretta ma -a fare male- è a mancanze di interventi necessari per rendere sicuri i singoli centri, e più n generale il territorio provinciale. Risposte? “Per il momento solo attestatati di vicinanza e stima” risponde Leto, ma di segnali concreti ancora niente.
Le richieste sono sempre le stesse: segnali chiari e risorse immediate per intervenire su tutte le zone a rischio. La location di corso cavour è solo simbolica, come spiegato ieri dallo stesso Leto, per questioni di -sussidarietà-, in quanto la Provincia risulta essere l’ente più -vicino- di grado rispetto ai comuni (vedi correlato in basso).
Anche oggi, oltre a diversi consiglieri e assessori provinciali, il presidente della Provincia Nanni Ricevuto ha ribadito il proprio appoggio. A Castroreale i principali disagi riguardano la Strada provinciale 58, chiusa ormai da circa 70 giorni, che di fatto divide in due il paese. Ma è stato lo stesso Leto ad ammettere che la situazione non può essere gestita con le sole risorse dell’Ente amministrato da Ricevuto. Anche perché le emergenze sul territorio sono molteplici, da Caronia, a San Fratello, passando per la città di Messina. L’elenco sarebbe lunghissimo.
Non solo apprezzamenti sono giunti però rispetto a questa iniziativa. Il Pdci ad esempio contesta apertamente il gesto dei sindaci: “Il gesto – scrive testualmente il segretario della Federazione provinciale del Pdci, Antonio Bertuccelli – “ha l’aria di un demagogico colpo di teatro e non individua le vere responsabilità di uno stato di cose che non si è verificato certo dal nulla, ma che ha un preciso retroterra politico cui quell’Amministrazione Comunale è tutt’altro che estranea”. Il problema vero, secondo il Pdci, risiederebbe nell’esistenza di “una maggioranza ibrida, che comprende, assieme al Partito Democratico, che esprime il sindaco, tutte le forze di centro-destra, dall’Udc, all’Mpa ,al PdL”.
“I comunisti messinesi – conclude – richiamandosi a una presa di posizione già espressa dai compagni del locale circolo -Francesco Lo Sardo-, chiedono pertanto al Sindaco di Castroreale di porre fine all’inutile commedia e di sgombrare il campo, dimettendosi prima che il degrado diventi irreversibile”.
