Crisi in Libia, pesanti effetti sul turismo siciliano. L’assessore regionale Daniele Tranchida lancia l’allarme

Crisi in Libia, pesanti effetti sul turismo siciliano. L’assessore regionale Daniele Tranchida lancia l’allarme

Crisi in Libia, pesanti effetti sul turismo siciliano. L’assessore regionale Daniele Tranchida lancia l’allarme

lunedì 28 Marzo 2011 - 15:05

Il rappresentante della giunta Lombardo accusa il governo nazionale e l’Unione Europea di non aver saputo adeguatamente gestire l’emergenza clandestini e di aver lasciato sola la Sicilia: «Non possiamo affrontare da soli questa situazione»

Crescono le difficoltà a Lampedusa dove gli sbarchi degli immigrati procedono senza sosta. Aumenta la tensione tra gli abitanti dell’isola, ora più che mai considerata terra di salvezza da parte di coloro che scappano dalle martoriate coste libiche e del nord-Africa. Una situazione di estremo disagio, che alimenta non poche preoccupazioni anche tra i rappresentanti del governo nazionale, ma soprattutto regionale, per le inevitabili conseguenze che stanno “macchiando” l’immagine della Sicilia nel mondo. Centinaia le prenotazioni già disdette per i prossimi mesi nella selvaggia isoletta siciliana, un trend che continuando di questo passo rischia di diventare ancor più negativo. I problemi però, come spiegato dall’assessore regionale al turismo, il messinese Daniele Tranchida, sono legati anche alla chiusura dell’aereoporto di Trapani-Birgi: «Quotidianamente, ormai, dai Servizi turistici regionali arrivano notizie di disdette da parte di tour operator per gli arrivi in Sicilia. Le prossime feste pasquali sono ormai compromesse e c’e’ il rischio concreto di pregiudicare anche la prossima stagione estiva».

Il rappresentante della giunta Lombardo lancia dunque l’ennesimo allarme sugli effetti che la situazione di instabilita’ nel Mediterraneo sta avendo sul turismo, che dovrebbe invece rappresentare la vera fonte di ricchezza della regione più a sud d’Italia: «Si sta vanificando – aggiunge – lo sforzo che la Regione ha fatto e sta facendo per risollevare un comparto gia’ in crisi, con gli investimenti per promuovere l’immagine turistica della Sicilia con le grandi iniziative in settori come lo sport o i grandi eventi culturali e i provvedimenti varati, a partire da quello sui comuni a vocazione turistica o sulle guide e gli accompagnatori turistici. Dobbiamo, invece, prendere atto dell’indifferente inerzia dell’Unione europea e dei ritardi e dell’incapacita’ del governo nazionale nel gestire la situazione, come dimostrano i casi di Lampedusa e dello scalo aereo trapanese».

Per Tranchida occorrono dunque risposte immediate e efficaci per risolvere al piu’ presto di una condizione di cui soltanto i siciliani stanno pagando il prezzo. «Fermo restando lo spirito di accoglienza che fa parte dell’identita’ dei siciliani – conclude – che anche in condizioni talmente critiche, gli abitanti di Lampedusa stanno dimostrando, la Sicilia non puo’ fare fronte da sola a una situazione cosi’ eccezionale». (EDP)

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