D’Amore commissario della Fiera di Messina: «Un ente da rilanciare»

D’Amore commissario della Fiera di Messina: «Un ente da rilanciare»

D’Amore commissario della Fiera di Messina: «Un ente da rilanciare»

domenica 22 Febbraio 2009 - 15:11

Il leader di Risorgimento Messinese nominato dal governo regionale: «Grande attestato di fiducia del presidente. Alleanza con l’Mpa? Siamo un movimento autonomista, ci battiamo per le cose giuste»

«Un grande attestato di fiducia da parte del presidente Lombardo». Fabio D’Amore (nella foto), leader di Risorgimento Messinese e neo commissario dell’Ente Fiera, è visibilmente soddisfatto per l’incarico conferitogli proprio ieri dall’assessore regionale alla Cooperazione e al Commercio Roberto Di Mauro. D’Amore non conosce ancora i dettagli, come la durata e i compiti da perseguire: «Aspetto la notifica ufficiale, in settimana andrò a Palermo per prendere visione del mandato. E’ chiaro che non ci interessa un’opera di semplice liquidazione, per quella ci sono i curatori fallimentari. Abbiamo tante idee per rilanciare l’ente e operare per il meglio, e questo passa necessariamente dalla ricerca delle migliori sinergie per far uscire la Fiera dalla crisi in cui versa».

Tra i problemi da affrontare subito, le incomprensioni con l’Autorità portuale. «C’è uno sfratto esecutivo con cui fare i conti – spiega D’Amore – ma in generale direi che è d’obbligo costituire un tavolo con tutti gli enti interessati, comprese la Provincia e la Regione. Dobbiamo capire quali sono le prospettive future, e per questo attendiamo indicazioni anche dalla finanziaria regionale. Si parla di un ente unico regionale, ma questo sarebbe un esproprio per la città di Messina. La Fiera, infatti, serve a promuovere, a rilanciare l’economia, e questo va capito a tutti i livelli». In attesa di avere chiare le direttive della Regione, «ci vuole del tempo per rendermi conto di cosa fare, non posso aggiungere nulla se prima non conosco i dettagli del mandato. Noi cercheremo sempre di misurarci con quello che sappiamo fare, per il resto vedremo».

Certo che in pochi, dopo le insistite voci di un “matrimonio” politico di Risorgimento Messinese col Pd, si attendevano un’investitura del genere da parte del presidente di una giunta regionale di centrodestra. «Noi manteniamo sempre la nostra autonomia – afferma D’Amore – perché siamo a pieno titolo un movimento autonomista. In tante cose ci troviamo d’accordo con l’Mpa, e questo modo di pensare evidentemente è piaciuto anche al presidente Lombardo. L’opposizione? La nostra linea rimarrà sempre uguale, ci si batterà per le cose buone. E poi ci sono tanti modi di fare opposizione, si vedano anche le posizioni di alcuni esponenti del Pdl. La cosa preoccupante è che troppo spesso non si vede l’opposizione del Pd. Noi siamo propositivi, se possiamo vogliamo dare un contributo, al di là delle divisioni nette che portano a poco. Lo stesso Pd, poi, non credo avrà un percorso molto lungo, per il periodo post-europee mi aspetto qualcosa di nuovo. Per quanto ci riguarda rimaniamo sempre un gruppo di moderati di centro».

Alleanza con l’Mpa, dunque, anziché col Pd? «Ripeto, siamo per le cose giuste. Sul piano sanitario, ad esempio, siamo pienamente favorevoli, e lì Lombardo si è messo in gioco contro tutti. Sulle Da parte nostra non ci sarà mai nessuna becera opposizione, è chiaro che dovendo gestire un Ente importante come la Fiera lavoreremo sempre più in sinergia con tutti. Quello di cui sono soddisfatto – conclude D’Amore – è il grande riconoscimento dato a un movimento giovane e fuori dalle coalizioni come Risorgimento messinese».

(foto Dino Sturiale)

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