Ricevuto vorrebbe non sostituire i due assessori dell’Mpa esclusi, ma deve fare i conti con le sollecitazioni interne alla maggioranza. Intanto viene fuori la motivazione trascritta nei provvedimento di revoca delle nomine ai tre “tagliati”: «venuto meno il rapporto fiduciario». Già ombra di ricorsi?
Dopo settimane di voci e indiscrezioni ieri è arrivata l’ufficialità. Gaetano Duca, Daniela Bruno e Pio Amadeo sono fuori dalla giunta provinciale. L’atto formale con la quale è stato comunicato ai diretti interessati la decisione ha raggiunto gli ormai ex assessori nel corso della mattinata. Provvedimenti secchi, motivati dal solo venire meno del rapporto fiduciario. Revoche nei confronti delle quali qualcuno degli esclusi starebbe già pensando di opporsi, impugnandole attraverso un ricorso.
Un percorso da avviare forse più per una “rivincita” personale che per altro. Politicamente infatti, i giochi sembrano già belli e risolti. Che l’Mpa sia in rottura con il PdL lo testimoniano i recenti scenari maturati all’Ars a Palermo e nelle Camere a Roma. Quanto avvenuto a palazzo dei Leoni non fa altro che sottolineare una spaccatura ormai sancita. Tanto è che la decisione di Nanni Ricevuto è stata ampiamente concordata con i vertici locali del partito di Silvio Berlusconi, i deputati regionali Giuseppe Buzzanca e Roberto Corona.
Pio Amadeo invece, sfiduciato da parte dei suoi consiglieri di riferimento in consiglio e soprattutto politicamente “abbandonato” dal parlamentare regionale Santi Formica, sembra essere molto vicino al passaggio in Futuro e Libertà. L’ufficialità potrebbe anche arrivare domani, in occasione dell’arrivo di Gianfranco Fini in città. Qualora ciò dovesse accadere, lo stesso ex assessore si allontanerebbe ancora di più dalla maggioranza alla Provincia, senza però dimenticare che ciò sarebbe principalmente dovuto alle questioni interne che hanno portato alla rottura con Formica. Da una parte dunque ci sarebbe la nuova collocazione politica, ma dall’altra non può essere dimenticato che Amadeo nell’ultima tornata elettorale del 2008 risultò primo nella lista PdL al Comune di Messina con 1456 voti. Al posto in consiglio comunale rinunciò per trasferirsi alla Provincia, mentre adesso si trova senza un incarico ufficiale.
Intanto lunedì Ricevuto tornerà in sede, ufficializzerà l’ingresso in giunta del nuovo assessore (Salvatore Schembri) e comincerà a gettare le basi per la rimodulazione delle deleghe. Mentre però si apre un nuovo fronte politico per i due posti lasciati vacanti dall’Mpa. Si fa sotto apertamente il deputato regionale Cateno De Luca, leader del Movimento Sicilia Vera, che ha inviato una lettera al presidente della Provincia Ricevuto rivendicando l’ingresso in Giunta. «Il governare in Autonomia – dichiara De Luca – inaugurato dal Presidente Lombardo, ha contagiato anche il Presidente Ricevuto che ha avviato un procedimento di revoca di alcuni Assessori, non tenendo conto di tutti i soggetti politici che gli hanno consentito di essere eletto al vertice di Palazzo dei Leoni. Non mi sorprende il modus operandi del Presidente, ma non comprendo il trattamento differenziato che è stato riservato ad alcune forze politiche che attualmente non fanno parte della coalizione di centro destra. Sicilia vera, con i suoi quattro consiglieri provinciali (ndr. Calì, Calà, Bartolotta e Lombardo) ha il sacrosanto diritto di essere rappresentato in Giunta essendo stata sempre coerente dialetticamente con gli alleati di centro destra, esprimendo nelle Giunte rappresentanti di alta qualità ed operatività, come al Comune di Messina, con l’Assessore Pinella Aliberti. Mi auguro che il Presidente Ricevuto e le forze politiche della coalizione di centro destra riconoscano il ruolo di Sicilia Vera, evitando che alla Provincia regionale di Messina si crei un vulnus dalle incalcolabili conseguenze».
Un’esternazione che non lascia spazio a più di un’interpretazione. Anche perché De Luca il posto in giusto lo aveva chiesto a più riprese già parecchi mesi fa. Oggi però la situazione è cambiata e il nodo è rappresentato da Lino Monea. L’assessore infatti è espressione di Gianfranco Micciché, attualmente nella stessa squadra di De Luca in “Forza del Sud”. Secondo quanto filtra da palazzo dei Leoni Ricevuto considererebbe Monea il riferimento in giunta di tutta l’area, mentre l’ex autonomista di Fiumedinisi vorrebbe un uomo nell’esecutivo di propria diretta fiducia. Una questione che potrebbe essere risolta internamente (in FdS), o magari pensando ad un disegno più ampio che coinvolgerebbe anche il Comune di Messina e il PdL. De Luca infatti non è il solo ad avere puntato gli occhi sul posto lasciato libero dalla Bruno e da Duca. Anche Corona, pur se non apertamente, starebbe tentando il pressing su Ricevuto per piazzare nell’esecutivo provinciale l’avvocato Carlo La Spina.
L’intenzione di Ricevuto comunque, sembrerebbe essere quella di non sostituire i “tagliati”, così come fatto da Buzzanca a palazzo Zanca.
