Cateno De Luca non si arrende, e prosegue con le polemiche rivolte al presidente della Regione, Cuffaro. Questa volta si scaglia contro le informazioni date in merito alla situazione economico – finanziaria siciliana, sostenendo che “o la corte dei conti della Regione Siciliana scrive cose inesatte sulla situazione economica-finanziaria, oppure i Governanti Siciliani hanno trasmesso documenti non veritieri alle agenzie internazionali di rating.
Ho più volte evidenziato – continua l’On. De Luca – che l’indebitamento della Regione Siciliana è il doppio rispetto a quello indicato nel DPEF infatti, in questi anni è stata applicata la tecnica dell’indebitamento decentrato presso gli enti strumentali della Regione Siciliana, nascondendo così un indebitamento reale di oltre 5 miliardi di euro che non viene evidenziato nei documenti contabili della Regione.
Non si spiega d’altronde – conclude l’On. De Luca – perché il Presidente Cuffaro sta svendendo i beni immobili e fa pagare il doppio delle imposte e dei ticket sanitari ai Siciliani utilizzando questi introiti per continuare a coprire spese correnti, clientelari e parassitari-.
Cuffaro, però, è accusato anche di avere distolto l’attenzione da quelli che sono i veri problemi della Regione con la sospensione del deputato. Una lettera colorita quella che De Luca rivolge al Presidente: “eliminare un deputato scomodo come me, “mi vuliti arrubare puru a lingua- (… e poi…? ), in occasione dell’ennesima “porcheria legislativa- rappresentata dall’attuale variazione di bilancio, è cosa buona e giusta nell’antica logica di “masculi siciliani-.
Un duro attacco, insomma, nei confronti della politica regionale in generale e di quella relativa alla variazione del bilancio in particolare.
Risponderà Cuffaro a tali provocazioni?