Dieci anni per l’ex-governatore della Sicilia Salvatore Cuffaro: questa la richiesta dell’accusa

Dieci anni per l’ex-governatore della Sicilia Salvatore Cuffaro: questa la richiesta dell’accusa

Dieci anni per l’ex-governatore della Sicilia Salvatore Cuffaro: questa la richiesta dell’accusa

lunedì 28 Giugno 2010 - 14:25

Secondo i pm Del Bene e Di Matteo i fatti a carico del senatore Udc “sono veramente gravi anche in considerazione del ruolo di rappresentante regionale che rivestiva”

Niente attenuanti generiche per l’ex-governatore della Sicilia Salvatore Cuffaro: la richiesta avanzata dai pm Nino Di Matteo e Francesco Del Bene è di dieci anni per concorso in associazione mafiosa nel processo che si svolge con il rito abbreviato davanti al gup di Palermo Vittorio Anania. La pena richiesta tiene però conto della riduzione di un terzo previsto dal rito abbreviato.

Secondo l’accuso i fatti a carico dell’attuale senatore Udc “sono veramente gravi anche per il suo ruolo di governatore regionale: per questa sua veste poteva partecipare in alcuni casi al Consiglio dei ministri. Abbiamo dimostrato – hanno detto – che il sistema di controinformazioni messo in piedi da Salvatore Cuffaro era puntato a scoprire indagini sui rapporti tra la mafia ed esponenti politici o a lui collegati. È proprio la natura delle informazioni che ci fa capire la portata di questo sistema e di come si possa configurare l’accusa di concorso in associazione mafiosa”. Le testimonianze di pentiti e di soggetti vicini all’imputato hanno dato, secondo i pm, ulteriore conferma alle accuse. “Fin dal 1991 i contatti con Angelo Siino – ha detto Del Bene – dimostrano l’esistenza del patto politico-mafioso stretto da Cuffaro con esponenti di Cosa Nostra”.

Non è mancata la replica dell’ex-presidente che uscendo dall’aula ha affermato: “Io facevo solo delle segnalazioni per alcuni esami diagnostici, così come facevano anche altri politici e magistrati. Per questo devo essere considerato socio di Aiello?”. Il pm ha affermato che la moglie del senatore Cuffaro “è stata per poche ore socia di Aiello”, avendogli ceduto quote di una società di un laboratorio di analisi. Ma Cuffaro si difende: “Se mai si può parlare di soci lo sono stati per un minuto, dal notaio”. Parlando poi della requisitoria, Cuffaro ha aggiunto: “La Procura sta ricostruendo la sua verità, poi noi nelle arringhe difensive risponderemo punto su punto alle accuse”.

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