I capigruppo dell’Mpa alla Provincia e al Comune apprezzano il lavoro svolto dall’ex assessore alla Protezione civile e rilanciano: «Non si pensi alle banali logiche spartitorie di partito»
Chi pensa che il grattacapo per la sostituzione in giunta di Giovanni Ardizzone e Fortunato Romano sia solo del sindaco Buzzanca sbaglia. Perché la prima fase di questa partita si gioca all’interno dei partiti. Dove, checché se ne dica, il gioco delle “correnti” interne non è certo morto insieme alla Prima Repubblica. I capigruppo dell’Mpa alla Provincia e al Comune, Roberto Cerreti e Sebastiano Tamà, hanno inviato ieri una nota al commissario provinciale del partito “lombardiano”, Carmelo Lo Monte, invitandolo «invitandolo a procedere con la stessa logica del passato nell’individuazione del sostituto dell’on. Romano, reclutando una persona di alto livello professionale, universitario e culturale, al di là delle banali logiche spartitorie di partito, ed evitando quindi, che le facili aspettative di chi non ha le suddette competenze ma milita nell’Autonomia, abbiano il sopravvento sulle necessità di competenza e professionalità da mettere a disposizione dei messinesi». La scelta fatta a suo tempo di indicare Romano, secondo Cerreti e Tamà, «è sicuramente scaturita non per il suo ruolo istituzionale regionale, ma bensì, per le specifiche capacità professionali, che con grande giudizio sono state messe a disposizione dell’Amministrazione della nostra città».
Il segnale, dunque, è stato inviato, vedremo se e come verrà recepito. Cerreti e Tamà affermano anche di condividere la scelta di Romano di dimettersi da assessore comunale «ne apprezziamo il lavoro svolto durante i 19 mesi di attività amministrativa, al servizio della comunità messinese, nel delicato e problematico settore della Protezione Civile. Sicuramente i mesi di mandato del deputato regionale in qualità di assessore, sono stati caratterizzati dalle note criticità ambientali, che in ogni caso lo hanno visto protagonista, anche grazie alle sue ben note competenze professionali nel campo dell’ingegneria, che in taluni casi hanno fatto la differenza».
