Dismissione, debiti, spese natalizie, nucleo di valutazione: il caldo Natale di Palazzo Zanca

Dismissione, debiti, spese natalizie, nucleo di valutazione: il caldo Natale di Palazzo Zanca

Redazione

Dismissione, debiti, spese natalizie, nucleo di valutazione: il caldo Natale di Palazzo Zanca

mercoledì 10 Dicembre 2008 - 13:22

La I commissione prosegue sulla “linea dura- inaugurata con i debiti fuori bilancio. Lettera del dirigente Schiera: la vendita degli immobili non è un'entrata certa

Non avrà compiti di “inquisizione-, come sottolineato ieri dall’assessore Gianfranco Scoglio, ma concetti come “ispezione- e “controllo- i componenti della I commissione li hanno compresi benissimo. E li interpretano ancora meglio. Merito soprattutto del presidente della commissione stessa, Giuseppe Melazzo, attorno al quale si registrano consensi unanimi dei colleghi, di estrema rarità in una fase storica in cui la politica urlata prende spesso il sopravvento su quella ragionata.

I debiti fuori bilancio hanno rappresentato, in questo senso, la prova del “nove-: per la prima volta il consiglio comunale, e soprattutto la prima commissione, ha puntato i piedi e dichiarato guerra ai dirigenti di Palazzo Zanca. La pacchia è finita, la crisi c’è ed è ora che vengano fuori i responsabili. Un principio ribadito anche ieri e che oggi è stato il filo conduttore della seduta straordinaria della commissione, riunitasi per programmare un calendario dei lavori alla luce della scottante relazione della Corte dei Conti.

La quale, è bene ricordarlo, ha fissato tempi precisi: entro 90 giorni dovranno essere comunicate le «necessarie misure correttive» che Palazzo Zanca dovrà adottare. Per questo il presidente del Consiglio Pippo Previti ha scritto al ragioniere generale Ferdinando Coglitore, il quale ha risposto: la verifica spetta al consiglio e alla commissione. Con buona pace dell’assessore Scoglio.

La tolleranza zero della commissione oggi ha toccato l’argomento spese natalizie: non si hanno notizie certe in merito (si parla di 40mila euro per gli alberi e i rispettivi addobbi), e per questo sono stati invitati per un’audizione gli assessori Amata, Mondello e Isgrò. Ma ciò che preoccupa maggiormente i consiglieri e quanto ha dichiarato lo stesso Melazzo oggi uscendo dalla saletta commissioni: «Non abbiamo contezza della massa debitoria del Comune». Finora sono arrivati 13 milioni di debiti fuori bilancio, mentre la Corte dei Conti, su indicazione di Coglitore, parla di 40 milioni.

Con questa incertezza diventa ancor più precaria la questione dismissione degli immobili, indicata dall’amministrazione come una sorta di panacea di tutti i mali, nonostante le perplessità manifestate dal vicesindaco Ardizzone. Perplessità rafforzate dal dirigente Patrimonio e Demanio Vincenzo Schiera, che ha consegnato alla commissione una lettere che pare un monito in vista del bilancio di previsione: mettere in vendita degli immobili non comporta consequenzialmente che qualcuno li compri. Insomma, non sono un’entrata certa, dunque impostare un bilancio su di essi può tramutarsi in un pericoloso boomerang.

Anche per questo la commissione ha invitato per un’ulteriore audizione l’assessore al ramo Mondello e quello al bilancio Orazio Miloro. I chiarimenti necessari sono ancora tanti. Anche, e torniamo al discorso di partenza, sul ruolo svolto dai dirigenti negli anni. Come funziona il nucleo di valutazione? In base a quali criteri, appunto, “valuta-? Anche in questo caso il nucleo, presieduto dal segretario generale Filippo Ribaudo, è stato convocato. Si prevede un Natale insolitamente caldo a Palazzo Zanca.

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