Ex dipendenti Molini Gazzi: ancora lontana la ripresa della produzione

Ex dipendenti Molini Gazzi: ancora lontana la ripresa della produzione

Redazione

Ex dipendenti Molini Gazzi: ancora lontana la ripresa della produzione

giovedì 04 Dicembre 2008 - 13:28

L'Asi ha reperito un'area a Giammoro, poco ottimale per i lavoratori dal punto di vista logistico ed economico. Dopo l'impegno profuso si defila la Provincia, mentre si allungano i tempi per la costituzione della cooperativa

Si è tenuto stamattina nella sede dell’assessorato provinciale al Lavoro, l’incontro prestabilito per dare risposta agli ex dipendenti della Molini Gazzi sul possibile reperimento di un’area che possa essere a loro destinata per la ripresa -autonoma- della produzione. Presenti gli assessori provinciali Petrella e Fichera, una rappresentanza degli ex lavoratori dell’azienda, il direttore ASI Serafino Bruca, il presidente della Lega delle Cooperative Mimmo Arena ed i consiglieri provinciali Maurizio Palermo (Italia dei Valori) e Francesco Andaloro (Rifondazione). Bruca in rappresentanza dell’Area di Sviluppo Industriale ha spiegato che in questo momento l’unica area da mettere immediatamente a disposizione sorge a Giammoro (Milazzo), destinazione che i lavoratori non gradirebbero perché inciderebbe pesantemente sul piano logistico, economico e sulla celerità nelle consegne, vista la distanza e i costi per gli spostamenti dal centro mamertino al capoluogo. Dall’altra parte però, il direttore dell’Asi ha chiaramente fatto capire che su Messina non c’è disponibilità immediata o nel breve periodo, né sulla ZIR né sulla ZIS. Passerebbe almeno un anno insomma, per ragioni legate ai procedimenti amministrativi di richiesta e riottenimento dei capannoni già assegnati anche se inutilizzati.

Ancora incertezza dunque. Intanto la Provincia sta pian piano defilandosi dalla vicenda, dopo aver fatto tutto il possibile per far incontrare le parti e trovare una soluzione per ridare luce ad una delle realtà imprenditoriali storiche della città. L’ultimo passo dovrebbe essere rappresentato dalla sottoscrizione di un protocollo d’intesa attraverso il quale si metterà nero su bianco quanto è stato fatto e i prossimi passi da compiere, chiarendo gli accordi presi dagli attori interessanti (Asi, lavoratori, provincia, prefetto, lega cooperative). Un protocollo che potrebbe incidere sul reperimento dell’area in riva allo Stretto. I prossimi passi, secondo quanto è emerso dal confronto di oggi, sono i seguenti: la redazione di un piano industriale; il reperimento della copertura finanziaria per l’investimento iniziale; la costituzione concreta della cooperativa (passaggio meramente formale). Arena ha garantito il massimo impegno per questa fase e ha già premesso che fornirà la sede della Lega come sede legale della cooperativa.

Purtroppo però, nonostante gli impegni e le rassicurazioni, restano i dubbi, in primis sul reperimento di un terreno su Messina. Terreno che verrebbe venduto in proprietà con obbligo di utilizzo per la destinazione stabilita, da pagare in contanti. C’è un aspetto economico da non trascurare, visto che si tratterebbe solo di terreno acquistabile al costo modesto di 6 € al mq più iva, sul quale però bisognerebbe lavorare per adibirlo a spazio destinato alla produzione (costo complessivo dell’operazione circa 400 mila euro). Per non parlare della spesa necessaria al reperimento dei macchinari. I lavoratori si sono detti coscienti delle difficoltà, hanno apprezzato il lavoro dell’Ente provinciale e dell’Asi, pur consapevoli che la soluzione è ancora lontana. Quantomeno adesso non sono da soli.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007