L'Fc Messina non riconsegna il Celeste al Comune: «Inutile qualsiasi incontro»

L’Fc Messina non riconsegna il Celeste al Comune: «Inutile qualsiasi incontro»

Redazione

L’Fc Messina non riconsegna il Celeste al Comune: «Inutile qualsiasi incontro»

mercoledì 12 Novembre 2008 - 13:07

Deserto l'incontro convocato per oggi dal dirigente Castronovo. Lapidaria la comunicazione trasmessa dall'avv. Briguglio per conto della società dei Franza. Che continua ad allenarsi al vecchio impianto di via Oreto

«Si ritiene assolutamente inutile procedere a qualsiasi incontro». E’ lapidaria la comunicazione che l’avvocato Carmelo Briguglio, in rappresentanza dell’F.C. Messina Peloro Srl, trasmette al Comune. Così la società dei Franza non si è presentata all’incontro convocato per oggi dal dirigente del dipartimento Sport di Palazzo Zanca, Natale Castronovo, per la riconsegna delle chiavi dello stadio Celeste.

Castronovo aveva “invitato- il Messina su indicazione del sindaco Buzzanca con una lettera inviata otto giorni fa. «Per procedere alla consegna dell’impianto sportivo comunale “G. Celeste- – scriveva il dirigente – detenuto alla data odierna dalla Società senza titolo alcuno, fermo ed impregiudicato ogni altro diritto del Comune di Messina, si invita la Società a presentarsi mercoledì 12 novembre, alle ore 10, preso i locali dello scrivente Dipartimento, ubicati al piano IV di palazzo Satellite. Si avverte che, in caso di mancato riscontro positivo alla presente richiesta, si avvieranno le iniziative più opportune a tutela degli interessi dell’Amministrazione».

E invece l’F.C. Messina, che continua regolarmente ad allenarsi al Celeste, ha risposto picche, ribadendo di fatto un concetto espresso già nel comunicato diffuso sabato scorso in seguito al sequestro dei due impianti e all’apposizione dei sigilli da parte della Guardia di Finanza: «Entrambi gli stadi – scriveva nella nota la società – oggetto di una concessione pluriennale ad uso sportivo, resteranno comunque nella disponibilità sportiva della società, la cui squadra continuerà ad allenarsi regolarmente e a disputare gli incontri». Capitolo chiuso? L’impressione è che il muro contro muro sia solo all’inizio.

Intanto a pagare subito le conseguenze è come sempre la realtà più -debole-, ma forse anche la più leale: il Camaro. La società di Benito Chiofalo, assolutamente vittima di questa situazione, sarà costretta così a disputare la prossima partita interna in un campo privato, non potendo usufruire né del Celeste e neanche del San Filippo (utilizzato dal Messina per la propria gara contro il Savoia). Camaro-Aurora Viagrande si dovrebbe disputare presso l’impianto Garden Sport di Mili. Per gli allenamenti invece, si torna al XIIIV Artiglieria. Ma non sarà difficile capire i disagi legati al lavorare tutta la setttimana su di un certo tipo di terreno di gioco e poi la domenica giocare su sintetico.

Sebastiano Caspanello – Emanuele Rigano

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