Decisive le pressioni dei sindacati e dei lavoratori, in “presidio- a Palazzo Zanca per tutta la giornata di ieri
Tutto in ventiquattr’ore. La giornata di domani, verosimilmente, sarà davvero quella decisiva per la società mista Feluca spa. Raccogliendo l’invito di Cgil e Cisl, infatti, il prefetto Francesco Alecci ha convocato per domani mattina l’ennesimo incontro in Prefettura, mentre nel pomeriggio ci sarà l’assemblea dei soci che all’ordine del giorno ha proprio la messa in liquidazione della società. Se non si giungerà ad una soluzione nella mattinata di domani, dunque, non ci saranno più i margini per risolvere la vicenda.
Proprio ieri i diciassette dipendenti di Feluca avevano “presidiato- gli uffici del commissario Gaspare Sinatra a Palazzo Zanca, proseguendo lo stato d’agitazione proclamato lunedì scorso, mentre i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Fiom e Fim scrivevano al prefetto chiedendo l’incontro poi effettivamente convocato per domani alle 11. Vertice al quale sono stati invitati a partecipare i soci pubblici di Feluca, Comune e Provincia, il presidente della società mista Domenico Siracusano, i sindacati stessi e il rappresentante della curatela fallimentare del partner privato Intermedia Scarl.
I sindacati sottolineano come sia stata mantenuta «l’’attività di servizio di rete civica per il Comune di Messina, nonostante dal mese di gennaio le attività di gestione siano svolte senza la garanzia di un piano dei servizi 2008 approvato e che quindi consenta loro la certezza della corresponsione degli stipendi per i servizi prestati».
«L’’auspicio sindacale – continuano – è che i soci pubblici, Comune e Provincia, arrivino all’’incontro di domani con una soluzione definitiva visto che a seguito delle proteste dei lavoratori si sono incontrati nella tarda serata di ieri e si rivedranno questa sera per individuare le soluzioni percorribili da presentare al tavolo convocato dal prefetto Alecci. “Ancora una volta si è costretti a ricorrere all’’intervento in extremis del Prefetto per cercare una soluzione a poche ore dall’’assemblea dei soci che, a causa dell’’abbandono gestionale e dei ritardi degli Enti Pubblici locali, rischia di essere un passaggio obbligato verso la liquidazione»”.
