Francantonio Genovese apre all'Udc: affinità politiche per -un'interlocuzione naturale-

Francantonio Genovese apre all’Udc: affinità politiche per -un’interlocuzione naturale-

Francantonio Genovese apre all’Udc: affinità politiche per -un’interlocuzione naturale-

sabato 19 Giugno 2010 - 12:45

Il deputato nazionale del Pd: «Realtà politica che non può che condividere le nostre linee programmatiche». Sull'alleanza regionale con Lombardo: «Non è all'ordine del giorno, oggi valutiamo solo l'appoggio sulle riforme. Difficile prevedere cosa succederà nei prossimi 2-3 anni». Su Milazzo: «Esperimento come in altri centri siciliani. Forze dialogano per interessi dei territori»

Francantonio Genovese fa il punto sulla situazione politica regionale, ma anche sugli equilibri nazionali e cittadini. Poi lancia un’apertura a tutti gli effetti all’Udc, -l’interlocutore ideale- secondo l’ex sindaco di Messina. «Sono soddisfatto di come sono gestite le cose in campo locale. Negli ultimi mesi è cambiato molto anche in virtù di quanto accaduto a Palermo e a Roma», ha affermato il parlamentare intervenendo nel corso della presentazione dell’esecutivo cittadino del Pd. Un segnale è l’esperienza di Milazzo: «Un esperimento – ha continuato -, come ve ne sono stati in altri centri dell’Isola. Sta avvenendo un rimescolamento delle carte, con alleanze che si formano e movimenti che dialogano sui temi principali del singolo territorio».

Incastri politici una tantum, ma chissà che non si possa avviare un percorso definitivo di rivisatazione degli schieramenti, almeno a livello siciliano. Genovese non si sbottona: «Non posso fare previsione guardando nel tempo a distanza di 2 o 3 anni. E’ cambiato molto, penso che nei prossimi mesi altre cose possano accadere. Ma è una situazione che potrà riguardare anche gli equilibri nazionali. Molte regioni del sud hanno dato segni di insofferenza per una scarsa attenzione che penalizza soprattutto il meridione». Accordo con Lombardo? «Per il momento non è una decisione all’ordine del giorno. Un discorso è l’eventuale appoggio sulle riforme, un’altra è sancire l’alleanza».

Ma è ad un altro partito che l’ex segretario regionale guarda con più schiettezza, soprattutto per Messina: l’Udc. «Non si può giocare a fare maggioranza o opposizione. Questo dico ad amici e alleati in prospettiva come l’Udc, una realtà politica che non può che condividere le linee politiche da noi tracciate». Una presa di posizione a cui fa eco quella del segretario cittadino Giuseppe Grioli, che parla di -alleanze larghe ma coese-: «Abbiamo l’obiettivo di una conferenza programmatica per la condivisione del percorso che il Pd, insieme ad altre forze politiche e sociali, vuole tracciare per offrire una prospettiva di sviluppo per la comunità. Già da oggi lanciamo l’invito all’Udc affinché partecipi. E’ un’apertura naturale, dettata dalle affinità politiche. Un’affinità che riteniamo possa avere uno sbocco». Chissà cosa avrà pensato il consigliere comunale e vice segretario provinciale dell’Udc, Giorgio Muscolino, questa mattina presente per altre ragioni a palazzo Zanca.

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