Il candidato premier chiede perizie per i pm, Dell'Utri definisce eroe un condannato per omicidi di mafia. “Così si intende combattere la criminalità organizzata?-

In questi ultimi giorni di campagna elettorale fioccano le polemiche contro le asserzioni fatte da Silvio Berlusconi, candidato premier per il Pdl, e Marcello Dell’Utri, “ideatore- di Forza Italia.

Il primo è “reo- di avere chiesto di effettuare perizie sui pm, ma il secondo ha scatenato una vera e propria scia di reazioni.

“Vittorio Mangano? A modo suo, un eroe-. E’ quanto Dell’Utri ha dichiarato nel corso di un’intervista parlando dello stalliere di Berlusconi, condannato all’ergastolo in primo grado per due omicidi di mafia.

“Mangano era ammalato di cancro quando è entrato in carcere – ha spiegato Dell’Utri – ed è stato ripetutamente invitato a fare dichiarazioni contro di me e il presidente Berlusconi. Se lo avesse fatto, lo avrebbero scarcerato con lauti premi e si sarebbe salvato-.

A commentare queste affermazioni anche Francantonio Genovese,segretario regionale del Pd, il quale si definisce “sconcertato da quanto appreso-.

“Mi chiedo come possa un politico che aspira a guidare il Paese considerare eroe una persona accusata di gravi reati e condannata all’ergastolo. Come dovrebbero reagire a queste parole i familiari dei magistrati, degli uomini delle forze dell’ordine, dei giornalisti e di tutti coloro che sono caduti per mano della mafia nel tentativo di combatterla? Se per Berlusconi Mangano è un eroe, chi sono le vittime della criminalità organizzata? E’ davvero con queste scala di valori che il leader del Pdl ha intenzione di combattere la mafia?-

Anche Sonia Alfano, candidata alla presidenza della regione, non ha mancato di esprimere il proprio parere sulle suddette affermazioni, dichiarando che -Berlusconi è una vergogna nazionale-.

-Sono eroi siciliani Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, sono eroi siciliani gli uomini e le donne delle scorte che hanno sacrificato la vita nella lotta a Cosa Nostra, sono eroi siciliani tutti coloro che hanno pagato con la propria esistenza il contrasto, in Sicilia come in ogni altra regione d’Italia, a tutte le mafie che infestano ancora oggi la nostra società. Sono eroi che noi avremmo voluto non diventassero mai eroi. Di loro però – prosegue Sonia Alfano – rimane viva la tensione morale e il coraggio-.

(Foto di Dino Sturiale)