Genovese: «Pdl e Mpa? Non mi riguarda, vi presento il mio programma»

Genovese: «Pdl e Mpa? Non mi riguarda, vi presento il mio programma»

Redazione

Genovese: «Pdl e Mpa? Non mi riguarda, vi presento il mio programma»

sabato 10 Maggio 2008 - 10:11

«Ventuno mesi di amministrazione non sono stati sufficienti a portare a compimento quanto programmato» afferma il segretario regionale del Pd che annuncia novità nella squadra di governo

Dopo i fuochi d’artificio tra Pdl ed Mpa delle ultime quarantotto ore, tocca a Francantonio Genovese presentare non la sua candidatura a sindaco del Pd, come tiene a precisare, bensì il proprio programma ed il percorso che intende intraprendere.

«Prima di tutto Messina – ha ribadito l’esponente del Pd – vuol dire che l’interesse della città viene prima della nomina a segretario regionale e prima dell’incarico come deputato alla Camera».

Più volte durante il suo intervento ha rilevato come i ventuno mesi in cui ha operato la sua amministrazione non sono stati sufficienti per portare avanti quanto programmato, sottolineando anche che negli ultimi dieci anni, a parte la sua breve parentesi di centrosinistra, la città è stata governata dal centrodestra e da due commissari «certamente non simpatizzanti della nostra parte politica».

Riguardo alla “guerra- interna al centrodestra, Genovese risponde che «non è un problema mio e non sta a me giudicare», sottolineando, però, che il Pdl non ha ancora prospettato «alcun progetto concreto».

Francantonio Genovese parla anche di poteri speciali che offriranno una serie di strumenti fondamentali, rimarcando il «trasferimento all’approdo a sud di tutto il traffico da e per il continente». A tal proposito annuncia altresì i ticket sull’attraversamento dello Stretto e anticipa novità nella sua squadra di governo.

Incalzato sulla diversa connotazione politica dei governi siciliano e nazionale, il segretario regionale del Pd afferma che «siamo in una democrazia matura e, credo, istituzionalmente corretta; tra l’altro, nel 2005 ho vinto con Berlusconi e Cuffaro ai rispettivi governi».

Capitolo Ponte: «Non è una decisione che ci compete, e non sarò io ad interrompere l’iter di una sua eventuale realizzazione perché non ne sono in grado, ma se il Governo decidesse di andare avanti pretenderemo un tavolo di confronto serio e leale».

Severo il giudizio sull’operato del commissario Sinatra, i cui interventi sono definiti «esclusivamente politici». Poi aggiunge: «Molte sono le cose che non si spiegano: fino a quando c’eravamo noi l’Atm non aveva questi problemi finanziari, così come a Messinambiente riuscivamo a pagare gli stipendi. Anche per quanto riguarda l’istituzione dei servizi sociali quanto deciso è qualcosa di una gravità estrema; non contesto la soppressione, ma il fatto che si sia trattato di una scelta politica effettuata, tra l’altro, con una delibera il cui parere del dirigente è arrivato due giorni dopo».

A Genovese chiediamo quali soluzioni si prospettano per l’Atm, sottolineando anche che la situazione come quella in cui si trova l’Azienda Trasporti non può essere frutto solo di sette mesi di commissariamento: «Il percorso è già tracciato e porta alla trasformazione in Spa con l’ingresso di un socio privato. Personalmente sono andato a Parigi per individuare una partnership con la più importante società di trasporti francese. E’ vero che sedici milioni di debiti si trascinano da anni, ma noi un equilibrio lo avevamo trovato. Adesso la trasformazione in Spa non è più rinviabile – conclude Genovese – ci vuole un intervento forte e drastico».

(Foto di Dino Sturiale)

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