Caro Presidente,

mi dispiace che fuorvianti sintesi giornalistiche Ti abbiano indotto a ritenere una mia, credo corretta, istanza quale atto ostile, o quantomeno polemico, nei confronti del Governo Regionale e del suo Presidente, al quale, invece, rinnovo i miei antichi sentimenti di stima ed amicizia. L’istanza, che allego per comodità e per il caso in cui non sia pervenuta ancora alla Tua attenzione, è finalizzata ad avere formale conferma circa la mancata preventiva consultazione della Regione (cosa che so bene non essere stata consumata) sul provvedimento di soppressione di numerosi treni a lunga percorrenza, da parte del concessionario del servizio ferroviario, in dispregio di precise disposizioni di legge. Ciò per ovviare, (ove la Regione Siciliana non lo abbia già fatto) possibilmente, di concerto con la Regione stessa e le altre consorelle Province, una energica azione giurisdizionale contro le Ferrovie a tutela degli interessi primari di 5 milioni di siciliani. Tanto mi è sembrato doveroso precisare a -tutela- dei nostri vecchi affettuosi rapporti e per evitare di incorrere nelle disavventure dei polli di manzoniana memoria. Nel mentre resto in attesa di conoscere le Tue determinazioni per ogni utile, forte e convergente iniziativa, Ti invio i miei più cordiali saluti.

Salvatore Leonardi

Messina, 09 luglio 2007