A giugno il Palacultura si aprirà ai messinesi. Ecco le immagini

A giugno il Palacultura si aprirà ai messinesi. Ecco le immagini

Redazione

A giugno il Palacultura si aprirà ai messinesi. Ecco le immagini

giovedì 15 Gennaio 2009 - 11:30

Sopralluogo della IV commissione consiliare: rimangono perplessità su gestione futura, assegnazione dei locali e parcheggi. La fine dei lavori prevista per il 21 marzo

Se non ci saranno ulteriori intoppi, il prossimo 15 agosto sarà possibile godersi i classici giochi pirotecnici dello stretto da una terrazza d’eccezione: quella del Palacultura. La struttura, infatti, che rischiava di rimanere una delle grandi incompiute della storia di Messina, dovrebbe aprirsi ai messinesi all’inizio della prossima estate, tra giugno e luglio. La fine dei lavori è prevista per il 21 marzo, ma i classici tempi tecnici farebbero slittare di qualche mese l’inaugurazione e l’apertura al pubblico.

Oggi la IV commissione consiliare di Palazzo Zanca, presieduta oggi da Vincenzo Messina, ha effettuato un sopralluogo al quale abbiamo partecipato anche noi di Tempostretto, documentando il tutto con le immagini di Dino Sturiale. Presenti al sopralluogo anche il presidente del consiglio comunale Pippo Previti e i componenti della commissione Simona Contestabile, Carmelo Conti, Antonio Fazio e Giorgio Muscolino, accompagnati dall’ingegnere del Comune Giacomo Villari e dall’assistente alla direzione tecnica ing. Serafino Di Fazio.

I locali interni sono sostanzialmente completati, mentre per gli esterni i lavori sono potuti partire solo in un secondo tempo per la presenza delle strutture da cantiere. La superficie totale arriva fino a 3500 metri quadri, raggiungendo un altezza massima di 26 metri. Il fiore all’occhiello del Palacultura sarà l’auditorium: 380 posti disposti su due piani, cabine di regia e salette per la traduzione simultanea, pavimenti in parquet. Il 20 gennaio si apriranno le buste per gli arredi mancanti, altri sono stati acquistati con i fondi del programma Urban Italia.

Oltre alle sale riunioni, presenti due sale conferenze, una da 140 posti e una da 70. Suggestiva la vista dall’anfiteatro all’aperto, realizzato sulla terrazza del Palacultura, che come spiega l’ing. Villari è stato pensato per essere usufruito 365 giorni l’anno dalla cittadinanza, con la possibile realizzazione di caffetterie e wine bar, una sorta di piazza sopraelevata (naturalmente raggiungibile da scale mobili, essendo tutto il Palacultura a misura di disabile). Come tutte le piazze, però, l’area scoperta è già stata visitata dai graffitari, tanto che si sta provvedendo alla predisposizione di una variante per un sistema di videosorveglianza.

Particolarmente ampi i locali dell’archivio storico, il cui deposito è previsto nei sotterranei collegati con montacarichi alla sala di consultazione, che si affaccia con pareti a vetri sulla città. Saranno sicuramente oggetto di contese i tre piani di uffici da 750 metri quadri l’uno, con una ventina di stanze a piano la cui destinazione non è stata ancora decisa (si parla del trasferimento di alcuni assessorati del Comune e, ipotesi molto discutibile, del dipartimento Urbanistica).

Quella dell’assegnazione dei locali del Palacultura è una delle perplessità maggiori prospettate dai consiglieri comunali, insieme alla gestione futura della struttura. Ma il punto interrogativo più grande riguarda il nodo parcheggi: ne sono previsti appena trenta per il personale interno, nessuno per chi il Palacultura lo visiterà da semplice cittadino oppure da turista. Nel Piano triennale delle Opere pubbliche è prevista la realizzazione di un parcheggio multipiano, un project financing da 12 milioni di euro, nelle strutture ex Iai (di proprietà della Provincia) ed ex Cottolengo, ma sappiamo bene che i tempi andrebbero ben oltre quelli dell’apertura del Palacultura. Per il resto la commissione ha espresso soddisfazione per lo stato dei lavori, ma i dubbi avanzati andranno sciolti quanto prima.

(in fotogallery le immagini di Dino Sturiale del sopralluogo)

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