Al Vittorio Emanuele sarà proiettato “Niente è come sembra-, terzo film dell'artista siciliano.

E’ tempo di bilanci, ma anche di ripartenze. Un ciclo continuo che è caratteristica principale dell’Horcynus Festival, rassegna di Arti Mediterranee tenutasi a Capo Peloro quest’estate, organizzata dalla stessa fondazione Horcynus Orca col patrocinio del Comune di Messina, e che si contraddistingue proprio per questo suo svolgimento “continuo-, senza sosta, tanto che, come dice il presidente dell’Ente Teatro Pompeo Oliva, «non si sa quando inizia o quando finisce». Se il Festival vero e proprio, infatti, si è chiuso a fine agosto, non sono finite invece le manifestazioni culturali: su tutte quella di sabato 10 novembre, quando proprio al teatro Vittorio Emanuele si terrà la proiezione del film “Niente è come sembra-, di Franco Battiato (Nastro d’Argento nel 2003 con “Perduto amor-. L’artista siciliano, al suo terzo film, sarà presente alla manifestazione e al termine della proiezione incontrerà il pubblico, in quella che si può definire un’occasione unica, visto che l’opera verrà distribuita non nelle sale cinematografiche ma solo in formato dvd nelle librerie. Lo stesso Oliva ha sottolineato l’importanza dell’evento, ricordando con piacere che lo stesso Battiato gli parlò della sua intenzione di lavorare nel mondo del cinema proprio in occasione di una sua visita a Messina. «E’ fondamentale – ha aggiunto Oliva – la collaborazione tra il Teatro e i vari enti che organizzano manifestazioni culturali». I biglietti avranno prezzo unico, 5 euro, e saranno in vendita da giovedì anche presso la biglietteria del teatro. Saranno validi gli abbonamenti Horcynus Festival e l’ingresso sarà gratuito per gli studenti delle scuole che hanno aderito al patto educativo della fondazione.

Il presidente dell’Horcynus Orca, Gaetano Giunta, non ha solo presentato l’evento di sabato, ma ha anche tracciato un bilancio della rassegna di quest’estate, che ha offerto ben quaranta proiezioni di cui ventidue lungometraggi, undici performance dal vivo, cinque mostre fotografiche internazionali, due seminari internazionali, dieci incontri formativi con intellettuali, una co-produzione teatrale sui fatti di Reggio Calabria. Più di sessanta gli ospiti di caratura nazionale e internazionale, più di cinquemila presenze e un’interesse corposo dei mass-media locali, nazionali ed internazionali. Il rapporto occidente-medio oriente, con particolare attenzione all’Iraq, è stato il leit-motive della rassegna, che l’anno prossimo, come anticipato stamani, proseguirà su questa scia, approfondendo le tematiche relative all’Algeria e al ruolo della donna nel mondo arabo. E’ stato anche preannunciato che l’anno prossimo sarà costante la presenza di Rai Sat, che seguirà il Festival per la sua intera durata, come sinora aveva fatto solo per le manifestazioni analoghe di Venezia, Roma e Torino. Giunta ha anche illustrato il bilancio non solo culturale ma propriamente economico del Festival, che è costato in totale 295.448 euro, finanziato circa per metà (150mila euro) dal Comune e per il resto dalla fondazione, dai suoi soci e da altri finanziamenti. Tra i partner futuri dell’Horcynus Orca, oltre alla Rai, dall’anno prossimo ci sarà anche l’Undo/Onu, la quale ha chiesto di partecipare in «maniera strutturata» alle iniziative politico-culturali della fondazione.