Isola Bella, si risveglia anche la Provincia: l’ennesimo sussulto d’orgoglio messinese, a fatto ormai compiuto

Isola Bella, si risveglia anche la Provincia: l’ennesimo sussulto d’orgoglio messinese, a fatto ormai compiuto

Isola Bella, si risveglia anche la Provincia: l’ennesimo sussulto d’orgoglio messinese, a fatto ormai compiuto

lunedì 28 Marzo 2011 - 07:06

Ricevuto, che aveva chiesto nel marzo del 2009 l’affidamento della Riserva, sollecita oggi il blocco dell’accordo con il Cut Gana dell’Università di Catania. Eppure in quegli anni di gestione di palazzo dei Leoni…

Toh, guarda un po’ chi si rivede. A distanza di giorni dalle polemiche che hanno riguardato l’affidamento della Riserva Naturale Isola Bella al Cut Gana dell’Università di Catania, a rivendicare la gestione dell’Oasi è la Provincia Regionale di Messina. Ad intervenire è il presidente dell’Ente, Nanni Ricevuto, che ha dato mandato all’avvocato Marcello Scurria di formulare diffida nei confronti dell’assessorato regionale al Territorio finalizzato a bloccare la firma della convenzione con il Centro facente riferimento all’ateneo etneo. Ricevuto fa riferimento ad una richiesta datata marzo 2009, attraverso la quale palazzo dei Leoni aveva chiesto l’affidamento della Riserva per 5 anni, sottolineando come l’ente si trovasse nelle condizioni di gestire Isola Bella.

Eppure non va dimenticato che la Provincia è stata per anni criticata per il proprio ruolo di solo (inefficiente) “custode” dell’area, spesso abbandonata a se stessa e non tutelata così come dovrebbe fare un vero ente gestore. Tanto da spingere il sindaco di Taormina Mauro Passalacqua a chiedere, in diverse occasioni, l’affidamento diretto al Comune. Anche il primo cittadino jonico fu però ignorato dalla Regione.

La questione del rinnovo dell’affidamento alla Provincia, scaduto il 31 dicembre 2009, fu discusso nel marzo dello stesso anno in consiglio provinciale, nel quale si assistette ad uno scontro incrociato tra le varie aree politiche, caratterizzato proprio dalla mancanza di chiarezza dell’Amministrazione sulla vicenda e soprattutto sul mancato dialogo con la Regione. Un muro contro muro che ha portato proprio a questo “affronto” per il territorio, provinciale e taorminese in particolare. Finanziamenti? Zero, poi l’assurda linea di indirizzo proveniente dalla IV commissione dell’Ars, alla quale hanno partecipato votando favorevolmente anche il sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca e il deputato del Pd, Franco Rinaldi. Entrambi, ovviamente, hanno successivamente fatto marcia indietro in maniera poco credibile.

La corsa per dimostrare di avere la coscienza pulita, da una sponda politica all’altra, a bubbone polemico scoppiato. Curioso scatto d’orgoglio, che purtroppo scocca sempre con il tintinnio delle cattive figure di un territorio che sembra continuare a smarrire la propria identità, sciolta nelle dinamiche politiche che vengono accantonate solo nel “momento sacro” del tentativo di riacquisire popolarità. Eppure il “Consiglio regionale per la protezione del patrimonio naturale” aveva indicato il 12 gennaio 2011 il Cut Gana come possibile ente gestore nell’esigenza di affidare la Riserva per un periodo di lunga durata. Ma nessuno o quasi, da Messina, mosse un dito. (Correlati in basso altri articoli sull’argomento)

Emanuele Rigano

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