Nei giorni scorsi la Lega Anti Vivisezione aveva chiesto agli aspiranti governatori di esprimersi su alcuni temi legati ai diritti degli animali. Piena condivisione da parte di Sonia Alfano, più vago il leader del Mpa
La Lav chiama e qualcuno risponde. L’associazione Lega Anti Vivisezione, infatti, ha chiesto nei giorni scorsi ai cinque candidati alla presidenza della Regione di esprimersi sui temi dell’ambiente e in particolare sui diritti degli animali, soffermandosi sulla tutela degli animali d’affezione, sul randagismo, sulla fauna selvatica e la caccia, sulla pesca e la tutela degli ecosistemi marini, sulla detenzione per fini spettacolari. All’appelllo della Lav, hanno risposto la candidata della lista -Amici di Beppe Grillo- Sonia Alfano, il leader del Mpa Raffaele Lombardo, candidato del centrodestra e la senatrice del Pd Anna Finocchiaro, candidata per il centrosinistra.
La Alfano ha dichiarato di condividere pienamente il programma presentato dalla stessa Lav sui punti espressi, definendo «disastrosa la situazione normativa della Regione Sicilia in merito alla caccia e alla pesca», consapevole che «tutelare i diversi interessi in materia, nel rispetto dell’ambiente e delle specie animali, è possibile». La Alfano ha affermato di impegnarsi a fare quanto in suo potere per far rispettare le leggi nazionali opponendosi «ad ogni deroga dannosa per l’ambiente e dunque per l’uomo».
Condivisione massima anche per Anna Finocchiaro, che ritiene importante che le istituzioni tengano conto delle indicazioni del Programma quinquennale 2006-2010 d’azione comunitario per la protezione ed il benessere degli animali della Commissione europea e riservandosi di approfondire nel merito tutte le tematiche poste nei documenti programmatici della Lav, nel caso dovesse essere eletta.
Più vaga la risposta di Lombardo, che attraverso il suo comitato elettorale fa sapere che, pur sottolineando che alcuni punti del programma della Lav ripercorrono e rispecchiano alcuni punti del suo programma elettorale, rimanda a dopo le elezioni una eventuale adesione completa ed un maggior approfondimento delle tematiche trattate.
«Nel programma elaborato dalla Lav – si legge in una nota – si rileva come la tutela della fauna selvatica e degli animali domestici siano valori etici ed ecologici ampiamente riconosciuti anche nel nostro ordinamento giuridico. La Regione deve essere impegnata in azioni precise, affinché il rapporto con gli animali sia il più solidale e meno conflittuale possibile. Un passo decisivo in tal senso è quello di inserire nello Statuto il principio di impegno per la promozione del rispetto degli animali, facendo assolvere tale ruolo ad un “Ufficio Tutela Animali- il cui operato dovrà svolgersi in sinergia con le strutture già esistenti, quali ad esempio gli Assessorati di volta in volta competenti, e che disponga dei Servizi Veterinari Ausl per ciò che riguarda il benessere degli animali, esprimendo proposte e pareri su tutti gli atti concernenti gli animali».
«In questi ultimi anni – dichiara Marcella Porpora, coordinatrice regionale della Lav – è maturata una nuova coscienza per il rispetto degli animali eppure a fronte di questa nuova sensibilità le Amministrazioni pubbliche in genere nulla o poco hanno fatto per migliorare le condizioni di coesistenza pacifica fra le specie viventi. Anzi in alcuni casi vi è stato immobilismo sull’applicazione di norme nazionali positive come quella sul randagismo o l’approvazione di deroghe a leggi come quella sulla caccia. La tutela degli animali e dell’ambiente definiscono il grado di civiltà di un popolo ecco perché crediamo che sia importante che i candidati alla Presidenza della Regione si esprimano su questi temi tanto importi da un punto di vista etico, economico e sociale. Di contro il nostro impegno sarà quello di vigilare sull’operato del futuro Presidente e del l’Assemblea Regionale Siciliana affinché le indicazioni del programma della Lav non restino disattese».
