Una lettera per Di Pietro e Cuffaro inviata da -Messina Obiettivo Ponte-

Una lettera per Di Pietro e Cuffaro inviata da -Messina Obiettivo Ponte-

Redazione

Una lettera per Di Pietro e Cuffaro inviata da -Messina Obiettivo Ponte-

martedì 03 Luglio 2007 - 16:08

Riceviamo per conoscenza dall’Associazione -Messina Obiettivo Ponte- la lettera inviata al Ministro dei Trasporti, Antonio Di Pietro, e al Presidente della Regione, Salvatore Cuffaro, per risollevare l’attenzione sulle grandi opere per la città. La lettera è firmata dai coordinatori dell’Associazione: l’Ing. Edoardo Milio, il Dott. Giuseppe Pracanica e l’Ing. Filippo Rizzo.

-Onorevole Ministro, Onorevole Presidente, la scrivente Associazione, qualche mese fa, dopo aver preso atto della dichiarazione del ministro delle Infrastrutture con cui affermava che il progetto per la realizzazione del Ponte sullo Stretto non veniva annullato, anche se non rientrava più tra le priorità del Governo, avanzava la proposta di realizzare la tangenziale Torre Faro-Annunziata, ivi compreso il completamento degli svincoli, Collettore Nord, opera peraltro prevista nel progetto più complessivo del Ponte e quindi già appaltata. Su tale proposta esprimevano parere favorevole sia il Presidente della Provincia che il Sindaco di Messina, nonché il Consiglio del Quartiere interessato. Per avere notizie più concrete e dirette sulla effettiva possibilità di realizzazione dell’opera la scrivente Associazione chiedeva al presidente della Commissione consiliare “Grandi Opere- del Comune di Messina, di convocare una riunione aperta con la partecipazione dei dirigenti tecnici della Società “Stretto di Messina-. La proposta messa ai voti, veniva approvata all’unanimità dalla Commissione per cui l’avv. Francesco Rizzo, presidente della stesa Commissione, procedeva alla convocazione richiesta per il 23 maggio. In quella sede, come si evince da quanto riportato a pag. 4 del verbale della riunione, l’ing. Fiammenghi, responsabile tecnico della Società Stretto di Messina, precisamente dichiarava: “… le azioni detenute da Fintecna, uno dei quattro azionisti e, tra l’altro, quello in possesso delle quote più importanti, passerebbero ad altro soggetto pubblico. I fondi di quella società, destinati alla realizzazione del ponte, rientrerebbero in un fondo del Ministero dell’Economia e delle Finanze per essere successivamente utilizzati e destinati, in base ad indirizzi dettati dal Ministero dei Trasporti, ad una serie di altre opere, con competenze misurabili in un 10 per cento a favore del Ministero «Ambiente, un 63 per cento a favore della Regione Siciliana e la parte restante a favore della Regione Calabria. Per la Regione Siciliana si porrebbe quindi la disponibilità di circa 959 milioni di euro; da qui deriva un interesse di questa ad accedere a tali fondi… Nasce a questo punto un ragionamento: come si inserisce la città di Messina rispetto a questa nuova opportunità, alla disponibilità di 900 milioni di fondi, atteso che il contratto con la società Impregilo, con il project management e con il monitore ambientale tocca direttamente la città ed è composto dall’opera principale, cioè il ponte, circa il 60 per cento, e poi dalle cosiddette opere a terra. Ci si è allora chiesti, posto che il ponte non è in questo momento una priorità, se poteva esservi nell’ambito del contratto una quota parte di opere con caratteristiche di priorità per Messina e se c’era un interesse della città a promuovere la loro realizzazione. Senza questo interesse, il ragionamento muore immediatamente. In questo senso, la Regione Siciliana è più -fortunata- della Regione Calabria poiché quest’ultima non ha previste sul suo territorio opere con caratteristiche di utilità e di funzionalità indipendentemente dalla realizzazione dell’opera principale; sul territorio siciliano, invece, si è visto che la realizzazione dell’asse Annunziata-Granatari-Torre Faro potrebbe essere effettivamente importante, anche perché l’opera si inserisce nell’altro asse in via di completamento nella città, gli svincoli di Giostra e dell’Annunziata… Poi c’è anche il ragionamento che riguarda le opere e misure mitigatrici e compensative, per cui sono stanziati nel contratto 130 milioni di euro, da definire con l’accordo delle realtà locali…- Peraltro tale scelta è stata autorevolmente avallata dal rappresentante della Regione Siciliana nell’Organo Tecnico istituito presso il Ministero delle Infrastrutture che ha avuto modo di dichiarare:-Le opere a terra riconducibili al “progetto Ponte- sono condivise dalla Regione-. Se siete tutti d’accordo dove sta il problema?-

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