Manutenzione strade, l’affondo del Pd contro Buzzanca: «Manifesta incapacità»

Manutenzione strade, l’affondo del Pd contro Buzzanca: «Manifesta incapacità»

Manutenzione strade, l’affondo del Pd contro Buzzanca: «Manifesta incapacità»

giovedì 11 Novembre 2010 - 11:11

Attacco della segreteria cittadina, dei consiglieri comunali e di quartiere: non c’è programmazione e si lasciano alla fame i lavoratori ex Cea

Assenza di programmazione, scientifica scelta di non effettuare procedure ordinarie per affidarsi a quelle straordinarie, indifferenza nei confronti di una vertenza occupazione che riguardava ieri 19 lavoratori, oggi 18. Il giudizio che il Pd dà all’amministrazione Buzzanca sulla politica seguita finora nelle manutenzioni strade è nettamente negativo. Il sindaco viene stroncato nel corso di una conferenza stampa tenutasi stamani a Palazzo dei Leoni, con il segretario cittadino Giuseppe Grioli, accompagnato da alcuni consiglieri comunali e di quartiere, che attacca così: «Non contestiamo certo gli interventi di manutenzione straordinaria annunciati pochi giorni fa in conferenza stampa, nella quale, peraltro, sono stati adombrati i fantasmi di presunti poteri forti. Piuttosto denunciamo l’assenza di programmazione e delle manutenzioni ordinarie. E poi: ci può avere poteri più forti di un sindaco che è pure deputato, commissario per l’emergenza viabilità e soggetto attuatore per l’alluvione?». Non è più tenero Armando Hyerace, responsabile decentramento della segreteria cittadina del Pd: «Questa è l’amministrazione delle piantine della Prefettura: degli interventi sporadici, cioè, che rappresentano solo uno spreco delle risorse. Le piantine di piazza Unità d’Italia sono un esempio: belle a vedersi, ma appassite dopo poche settimane. E le periferie vengono lasciate allo sbando».

«E’ tutta la città – aggiunge Calabrò – ad essere abbandonata a sé stessa. Ci si limita sempre al rifacimento di alcune strade, peraltro con appalti diretti. Mi chiedo poi: come mai il “presenzialista” Isgrò non era presente alla conferenza stampa in cui si parlava proprio del settore di sua competenza? Chiedo scusa io, allora, per non averlo convocato a questa, di conferenza stampa». Calabrò insiste molto sul punto della vertenza occupazionale: «Fino a poco tempo fa, si lavorava con contratti aperti appaltati, che consentivano di dare lavoro a 20 persone, i lavoratori ex Cea, oggi ridotti a 18. Ci fu un protocollo d’intesa siglato in prefettura dall’ex sindaco Genovese, cui Buzzanca, però, non ha dato continuità. Il risultato è che vengono lasciate alla fame 18 famiglie, per incompetenza manifesta. Un’incompetenza dimostrata dalla sentenza del Tar sull’ecopass. Attenzione, su questo tema eravamo stati chiari fin dall’inizio, per questo, e non per chissà quali altri motivi, il Pd aveva abbandonato l’aula quando il consiglio comunale approvò un provvedimento che poi i fatti hanno dimostrato essere sbagliato».

Durissimo il presidente della V Circoscrizione, Alessandro Russo: «La logica è quella di favorire certi gruppi di potere, certi sistemi cooperativistici, certi politici di turno e amici degli amici. Altro che paraventi fittizi come i poteri forti. L’esempio? Da quattro anni non si fanno potature, ma in centro, nei pressi delle segreterie di certi deputati, la potatura è stata effettuata regolarmente. E poi c’è il problema decennale della manutenzione delle aree esterne ai complessi ex Iacp, sul quale continua ad evidenziarsi un vergognoso rimpallo di competenze tra Comune e Iacp». Annuisce Santi Interdonato, del III quartiere, mostrando che il problema è generalizzato. Per Giorgio Caprì, consigliere comunale, non ci sono dubbi: «In certi casi si può parlare di vera e propria interruzione di pubblico servizio». Secondo un altro consigliere, Gaetano Gennaro, ci vorrebbe più trasparenza: «Le richieste di manutenzione andrebbero tutte protocollate, magari in formato informatico, per verificare perché si fanno certi interventi e altri no». Il Pd chiede comunque un confronto su questa tematica: «Siamo pronti a fare la nostra parte in tutte le sedi per la nostra città – afferma Grioli – perché l’opposizione agisce nell’interesse esclusivo dei messinesi. Ma è il sindaco, evidentemente, che rifiuta il dialogo».

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