Messina-Taormina sullo sfondo Udc: due nomi per un -rimpasto d'aliano-

Messina-Taormina sullo sfondo Udc: due nomi per un -rimpasto d’aliano-

Messina-Taormina sullo sfondo Udc: due nomi per un -rimpasto d’aliano-

martedì 14 Settembre 2010 - 07:27

Ipotesi D'Agostino vicesindaco del centro jonico, con l'ingresso nella giunta Ricevuto di Antonino Muscarello, appena tagliato dal reingresso di Bartolotta in consiglio provinciale. E intanto Sicilia Vera potrebbe tornare a bussare alla porta di Ricevuto

L’uscita di Tony Muscarello dal consiglio provinciale potrebbe presto generare un piccolo -rimpasto- centrista sull’asse Messina-Taormina. Gli intensi mesi di attività nel civico consesso di palazzo dei Leoni non hanno permesso all’ex presidente del consiglio di Alì di continuare l’esperienza intrapresa nel marzo del 2009. E’ infatti terminata la sospensione di diciotto mesi comminata ad Antonino Bartolotta, decisa dal Prefetto in attesa (interminabile) del seguente grado di giudizio, a seguito di una condanna a due anni per reato di peculato d’uso stabilita dai magistrati della prima sezione penale del Tribunale di Messina, in riferimento alla carica trascorsa di sindaco di Santa Teresa di Riva(vedi correlati in basso). L’ex commissario dell’Ente Fiera ritorna così alla Provincia proprio al posto di Muscarello. Una sostituzione che ha anche una rilevante valenza politica. Muscarello, primo dei non eletti nella lista -Autonomisti Mpa- nel Collegio di Taormina, appena seduto sugli scranni provinciali aveva ufficializzato il suo passaggio all’Udc, gruppo D’Alia. Il nuovo -cambio- dunque fa perdere un uomo ai centristi, mentre l’area De Luca, oggi Sicilia Vera, guadagna un esponente, con Bartolotta che va ad aggiungersi ai consiglieri Lombardo, Calì e Calà. Un rafforzamento che potrebbe spingere il deputato regionale di Fiumedinisi a bussare nuovamente alla porta di Nanni Ricevuto, alla ricerca di una maggiore considerazione all’interno dell’esecutivo. Anche perché di fatto Sicilia Vera ha ora lo stesso numero di consiglieri dell’Mpa (Cerreti, Danzino, Gulotta, Previti), ma nessun esponente in giunta (a differenza degli autonomisti, con Duca e Bruno).

Ma dicevamo dei movimenti interni all’Udc. Muscarello, apprezzato per il suo lavoro, potrebbe presto essere piazzato altrove, anche se la prima opzione resta sempre palazzo dei Leoni. Voci ipotizzano addirittura un clamoroso ingresso in giunta. A fargli posto potrebbe essere l’attuale assessore alla Cultura Mario D’Agostino (sempre Udc-D’Alia), di fatto relegato ad un ruolo di -cooprotagonista- con l’ampliamento dei -poteri- all’esperto Egidio Bernava. Dietro la scelta di puntare in maniera decisa sull’ex presidente dell’Ente Teatro, qualcuno intravedrebbe una precisa volontà di limitare il raggio di azione del figliol prodigo (non il solo) d’aliano. Ecco perché l’ambizioso esponente politico della zona jonica potrebbe essere al centro di un’altra sorprendente manovra che lo porterebbe nella giunta del Comune di Taormina. Il dialogo in ambito locale è già stato avviato. Ci sono da chiudere i conti con il passato, quando nelle ultime elezioni l’Udc decise di appoggiare Carmelo Briguglio voltando le spalle all’attuale sindaco Mauro Passalacqua. E poi verificare tutta una serie di equilibri sussistenti. Ma non è utopistico immaginare uno scenario completamente cambiato, magari con D’Agostino vicesindaco (pare che Passalacqua approverebbe) e un assessore (D’Aveni?) in giunta. In pratica l’avvio di una rinnovata alleanza, che all’Udc starebbe bene anche in vista delle prossime elezioni, verso le quali D’Agostino ha già fatto capire di volere presentare la propria candidatura. Imboccando questa strada, l’attuale assessore provinciale potrebbe contare sull’appoggio politico di un gruppo che avrebbe alle spalle già mesi di attività amministrativa condivisa.

Il quadro perfetto per D’Alia si chiuderebbe con l’ingresso in giunta alla Provincia di Matteo Francilia, altro -scagnozzo- di fiducia tra l’altro entrato a far parte del consiglio come primo dei non eletti, grazie alla designazione di D’Agostino come assessore. Resterebbe però il -problema- di Muscarello, chiuso come primo dei non eletti di un’altra lista. Ecco perché non sono escluse altre soluzioni. Un quadro interno da definire, mentre i centristi spingono per avere anche la segreteria generale della Provincia, un -regalo- che Ricevuto potrebbe concedere vista la coerenza sempre manifestata nei confronti della maggioranza. Resta però da verificare la reazione delle altre compagini, PdL ed Mpa, visto che l’Udc conta già quattro assessori, il presidente del consiglio provinciale e non solo.

Emanuele Rigano

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