Da Milazzo all’Iacp, nel Pdl è ormai tutti contro tutti

Da Milazzo all’Iacp, nel Pdl è ormai tutti contro tutti

Da Milazzo all’Iacp, nel Pdl è ormai tutti contro tutti

martedì 08 Giugno 2010 - 07:41

Currenti (area Briguglio) replica a Germanà, ma è tutta la grande alleanza del 2008 ad essersi ormai sfaldata. Con inevitabili riflessi a Palazzo Zanca

C’è un clima di attesa. Ovunque. A Palazzo dei Leoni come a Palazzo Zanca. Chi è avvezzo a frequentarne i corridoi sostiene che l’aria che si respira sia simile a quella che precede i grandi appuntamenti elettorali. Possibile mai che le urne di Milazzo siano così decisive nel determinare le future posizioni sulla scacchiera della politica messinese? Forse le si sopravvaluta, certo è che c’è attesa. E al tempo stesso c’è movimento. Sempre i più “sapienti” di corridoio dicono che deputati che fino a pochi giorni fa nemmeno incrociavano lo sguardo adesso hanno ripreso a parlarsi. E mentre ufficialmente a Palazzo Zanca si mostra malcontento nei confronti del capogruppo del Pdl Capurro, in realtà serpeggiano malumori indirizzati all’azione del sindaco Buzzanca, alle sue manovre di accentramento politico, che hanno lasciato fuori dalle partite che contano gli alleati del 2008. Cosa c’entra Milazzo? Beh, assodato che il malcontento non è certo nuovo, può darsi che la debacle di Nania nella città del Capo, sottolineata pesantemente da D’Alcontres (al quale ha replicato a sua volta Corona), Miccichè e Briguglio, abbia incoraggiato qualcuno a muovere qualche pedina. Staremo a vedere.

Intanto c’è un altro fronte che surriscalda l’ambiente. Si chiama Iacp. L’ennesimo commissariamento deciso da Lombardo, con il ritorno del “brigugliano” Laface, ha mandato su tutte le furie Nino Germanà, che da mesi ha il “suo” presidente designato, Nino Damiano, rimasto però una sorta di “convitato di pietra” al tavolo delle Case popolari. «D’altronde che cosa ci si poteva attendere dal presidente Lombardo e dal suo Governo che ha paralizzato non solo l’attività politica e immobilizzato la Sicilia?», aveva attaccato nei giorni scorsi Germanà. Che ha preso di mira anche Briguglio: «E che dire dell’on. Carmelo Briguglio, sponsor di Laface, che avalla le ormai consuete e usuali scelte commissariali di Lombardo? La legge in questo caso è sempre uguale per tutti? Cosa pensano i cittadini di Messina di un deputato che a Milazzo si è schierato ufficialmente contro il suo partito, dipingendo un Pdl da lui definito -vecchio- e senza nessuno spirito di riconoscenza né di lealtà verso il partito che lo ha accolto tra le sue file e lo ha fatto eleggere a Montecitorio?».

Un affondo al quale risponde non Briguglio ma il deputato regionale a lui vicinissimo, il “finiano” Pippo Currenti: «Il giovane deputato Germanà con le sue affermazioni ha fatto un clamoroso autogol. E’ gravissimo che proprio da lui, deputato nazionale del Pdl, provenga una richiesta di insediamento di un Cda pletorico di dieci componenti lautamente retribuiti, quando dal 31 maggio scorso, proprio in seguito all’entrata in vigore della manovra finanziaria, è fatto espresso divieto di insediare consigli di amministrazione in numero superiore a cinque componenti, con espressa declaratoria di nullità degli atti eventualmente assunti e responsabilità per danno erariale a carico di chi li pone in essere. Una misura del governo diretta a tagliare i costi della politica che evidentemente l’on. Germanà sconosce o non apprezza».

Currenti risponde anche sulle accuse relative all’incandescente Milazzo: «Sempre il giovane on. Germanà avrebbe fatto meglio a fare tesoro delle dichiarazioni dell’on. Briguglio in merito alle vicende elettorali di Milazzo dove, come ha giustamente detto il vice presidente dei Deputati del Pdl, saranno gli elettori al ballottaggio a dire chi vincerà tra il sindaco uscente Italiano, sostenuto dal Pdl ufficiale il cui simbolo è stato ridicolizzato con il mancato raggiungimento del quorum, e l’avv. Carmelo Pino, già sindaco e assessore provinciale di Forza Italia, persona perbene e competente che difende la sua città dal malaffare e dall’arroganza, ma emarginato dall’attuale dirigenza regionale del Pdl. Vedremo la risposta degli elettori. Intanto la lista ufficiale del Pdl, che non ha conseguito nessun seggio nonostante il presidente Berlusconi sia stato indotto a sostenerla con un intervento telefonico, è diventata un caso nazionale di cui dopo le elezioni qualcuno dovrà rendere conto. Peraltro, mentre oggi diversi deputati del Pdl stanno rivedendo il proprio giudizio sulla vicenda Milazzo, l’on. Briguglio con chiarezza e coerenza ha sostenuto, sin dalle prime fasi, la candidatura dell’avv. Carmelo Pino». Domenica sarà ballottaggio. E poi?

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