La nomina dei componenti dell'Urps rappresenta l'ultima goccia che fa traboccare il vaso. Domani i consiglieri autonomisti che fanno riferimento al parlamentare parteciperanno alla conferenza stampa organizzata dal Pd. Spaccature anche in Udc

Il Comune è avvolto da spaccature interne alla maggioranza che rendono l’area pesante intorno all’ufficio del sindaco Giuseppe Buzzanca. Ma non è che alla Provincia vada molto meglio. Le grane a Palazzo dei Leoni non arrivano però da scontri tra le anime del Pdl. E’ l’Mpa infatti a tenere banco, con i consiglieri che fanno riferimento a Carmelo Lo Monte che ieri sono arrivati persino a minacciare di abbandonare la maggioranza. Una presa di posizione legata alla nomina dei cinque rappresentanti per l’Unione Regionale delle Province Siciliane: 7 candidati, 5 posti. Un incarico che fa gola, anche e ovviamente per il risvolto economico. I componenti designati sono beneficiari dei gettoni di presenza per ogni assemblea convocata. Un privilegio particolare per i consiglieri, che rispetto a quanto avverrebbe per un eventuale nomina in una partecipata, non dovrebbero dimettersi dall’aula. Dunque, una doppia indennità.

Motivi economici? Poco a che vedere in questo caso, perché la seduta odierna ha definitivamente fatto scricchiolare alcuni equilibri nel centrodestra. Prendi ad esempio l’Mpa, appunto. Una vicenda probabilmente risalente alla fase pre-elettorale, quando proprio Lo Monte aveva in un primo momento deciso la via alternativa alle candidature di Buzzanca e Ricevuto, schierandosi in prima persona per Palazzo dei Leoni e appoggiato Fabio D’Amore a Palazzo Zanca. Una decisione poi rientrata a seguito della mediazione del presidente della Regione e leader del partito autonomista Raffaele Lombardo. Una vicenda che si è riproposta al momento della spartizione delle deleghe assessoriali, così come oggi spiegato al momento dell’intervento in aula del capogruppo Roberto Cerreti (nella foto): “Non sono stati rispettati i patti. Il numero degli assessori in giunta del nostro movimento doveva sicuramente essere maggiore. Non sarebbe per noi un grande sacrificio lasciare la giunta”. Una ferita ‘medicata’, ma che non chiusa del tutto rischia di riaprirsi, a meno che lo stesso Ricevuto non riesca ad intervenire per mantenere ancora saldo il quadro politico. E sappiamo che il presidente della Provincia è uno specialista in questo. Oggi però la provocazione (ricatto politico?) è di quelle importanti: “Si dia un chiaro segnale di chiarezza o inviteremo i nostri assessori alle dimissioni – ha continuato Cerreti. La maggioranza alle ore 13:25 non c’è più. Se i nostri assessori eventualmente non vorranno dimettersi? Continuino, ma non verrebbero rappresentanti da nessuno in aula”. Una situazione ancora tutta da chiarire. Intanto domani l’Mpa ha preannunciato che parteciperà alla conferenza stampa convocata dal Pd, che ha come obiettivo proprio quello di sottolineare la mancanza di linearità politica all’interno della maggioranza in aula.

Sta invece con Ricevuto la corrente D’Alia, che però è allo stesso modo presa delle vicende interne. La spaccatura sembra ormai netta con la sponda Naro e quella dell’Urps è l’ennesima occasione dalla quale emerge questa insofferenza da entrambe le parti. Due sono infatti i candidati: Saro Sidoti da una parte (Udc) e Nino Summa (Il Centro con D’Alia). Potrebbe uno dei due essere sacrificato? Difficile che Massimo De Domenico (uomo del presidente) possa mollare la presa, anche perché appoggiato da “tiratori scelti”. Ci sarà una notte per riflettere, confrontarsi con i leaders di riferimento e poi provare a chiudere il cerchio oggi.

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