Per il bimestre gennaio-febbraio impegnati 20.688,57 euro per i quattro componenti, oggi tre per la sospensione di Spadaro a cui sono stati attribuiti i compiti di Direttore Generale. Occhio all’incremento retributivo previsto per il “segretario del Nucleo”

Più di diecimila euro. Ecco quanto costa al mese il nucleo di valutazione della Provincia. Lo si deduce da due determine dirigenziali firmate da Antonino Calabrò. La prima è datata 11 marzo 2011, attraverso la quale viene impegnato l’importo complessivo di 11.665,05 euro quale compenso per il periodo 1 gennaio – 28 febbraio 2001 spettante al presidente dell’organo Antonino Saija e al membro interno (oggi ex) Giuseppe Spadaro. La cifra è così ripartita: 7.230,40 euro ad Antonino Saija e 3.651,20 euro Giuseppe Spadaro, più oneri contributivi.

La seconda determina è invece datata 14 marzo 2011 e, sempre riferita al periodo di tempo 1 gennaio – 28 febbraio 2011, impegna e dispone il pagamento dei compensi per i componenti esterni Enrico Buda e Placido Leonardi, ammontanti complessivamente a 9.023,52 euro, ripartiti in maniera eguale.

Totale 20.688,57, diviso per un solo mese 10.344,285 euro.

Altra determina, del 22 marzo 2011, è riferita all’impegno delle somme da riconoscere a Saija per il mese di marzo, complessivamente 4.024,92 euro. Una bella cifra considerando che il presidente del nucleo ricopre contestualmente l’incarico di Organismo Individuale Monocratico di Valutazione dell’Ato Idrico e di Organismo Indipendente di Valutazione Territoriale, eventualmente retribuito dai comuni che decideranno di sottoscrivere l’apposita convenzione con palazzo dei Leoni.

Ricordiamo invece che recentemente è stata modificata la composizione del Nucleo di Valutazione, con la sospensione “interna” del segretario generale dell’Ente Giuseppe Spadaro al quale sono state attribuite le funzioni di Direttore Generale solo per ciò che concerne l’organo di valutazione dei dirigenti. Si attende invece di conoscere chi sarà e quanto percepirà il “segretario del Nucleo”, figura prevista dal comma 3 dell’art.66 del Regolamento di Organizzazione degli Uffici e dei Servizi, nel quale si stabilisce che il presidente della Provincia con propria determinazione incarichi un dirigente dell’Ente, amministrativo o finanziario, per svolgere tali funzioni con l’incremento retributivo che “sarà ritenuto più congruo”. Un’indicazione che di fatto, non fissando alcune paletto finanziario, programma già una lievitazione della spesa per il mantenimento dell’organismo di valutazione dell’Ente. (Emanuele Rigano)