Palazzo Zanca, Marcello Greco lascia il Pd per l’Udc

Palazzo Zanca, Marcello Greco lascia il Pd per l’Udc

Palazzo Zanca, Marcello Greco lascia il Pd per l’Udc

mercoledì 15 Aprile 2009 - 16:26

L’ex capogruppo del Partito Democratico ufficializzerà il passaggio nei prossimi giorni. Il segretario cittadino Grioli: «Non sono stupito». Altri movimenti potrebbero avvenire dopo le Europee

Che fosse da tempo più vicino alle posizioni del centrodestra che a quelle dell’opposizione era già chiaro, adesso il tutto assume i contorni della “semi” ufficialità: il consigliere comunale Marcello Greco (nella foto) lascia il Partito Democratico e va ad ingrossare le file dell’Udc, in particolare la corrente che fa riferimento al senatore Gianpiero D’Alia. Il passaggio verrà ufficializzato nei prossimi giorni ma è già cosa fatta, e provoca le prime reazioni.

A partire dal segretario cittadino del Pd, Giuseppe Grioli: «Apprendo senza stupore la notizia. Il Partito Democratico ha assistito nei mesi della costituzione dei suoi organismi dirigenti a prese di posizione e attacchi spesso pretestuosi rivolti ai gruppi dirigenti del Pd, ad aperte contrapposizioni con l’orientamento del partito in consiglio comunale, e a prese di posizione sganciate da qualsivoglia coordinamento con gli organi democratici del partito. Questa circostanza ha portato il gruppo consiliare del Pd al Comune a revocare la nomina di capo gruppo al consigliere Greco. Al momento non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione formale sul suo abbandono, ma nei comportamenti il consigliere da tempo non condivide più i percorsi del partito».

«Oggi – prosegue Grioli – tutto sembra più chiaro. Forse manifestando insanabili incompatibilità con la linea del partito si intendeva preparare la strada verso il transito in un partito di maggioranza? Non è una novità, anzi costituisce forse un filone del pensiero politico quello di spostarsi la dove è più conveniente, senza preoccuparsi di tradire il mandato degli elettori. Infatti vero è che i cittadini votano la persona, ma è altrettanto vero che votano anche il partito, non dimenticando il fatto che mille voti non sarebbero sufficienti per eleggere un consigliere comunale se altre quaranta persone circa non contribuissero a formare la lista in cui lo stesso viene eletto. Il Pd ha accolto e continua ad essere aperto a uomini e donne che provengono da altre storie e percorsi politici, ma coloro che fanno del cambio casacca un metodo costante dell’azione politica non troveranno più porte aperte nel partito».

Quello di Greco, ex Nuova Sicilia e assessore al Personale durante l’amministrazione Genovese, potrebbe non essere l’unico cambio di casacca a Palazzo Zanca. A seguirlo nell’Udc potrebbe essere Paolo Saglimbeni, da sempre al fianco di Greco, entrambi nell’area Letta del Pd, mentre non è escluso che i disagi di Giuseppe Melazzo all’interno del Pdl, a suo dire troppo tendente ad An dopo il congresso, lo possano condurre al Gruppo Misto prima e allo stesso Udc poi. Tutti movimenti che difficilmente avverranno prima delle elezioni Europee di giugno.

(foto Dino Sturiale)

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