Palazzo Zanca, Urbanistica sempre più nel caos: lascia anche Caminiti. Guerrera (Udc): Corvaja si dimetta

Palazzo Zanca, Urbanistica sempre più nel caos: lascia anche Caminiti. Guerrera (Udc): Corvaja si dimetta

Palazzo Zanca, Urbanistica sempre più nel caos: lascia anche Caminiti. Guerrera (Udc): Corvaja si dimetta

giovedì 14 Aprile 2011 - 22:04

Alla base ci sarebbero state divergenze sulla riorganizzazione degli uffici. Lascia anche l’arch. Celona, pochi giorni dopo l’addio di Famà: un dipartimento allo sbando totale

Rimbombano ancora le parole dei 13 tecnici dell’Urbanistica del Comune di Messina, che avevano lamentato un «clima pesante» negli uffici, specie negli ultimi mesi. Altro che clima pesante, qui un intero dipartimento è nel caos più totale. Tanto da far chiedere ad un consigliere comunale di maggioranza le dimissioni dell’assessore al ramo, Giuseppe Corvaja. I tredici tecnici dell’ufficio avevano, tra l’altro, fortemente criticato Carmelo Famà, dirigente del dipartimento Attività edilizie e repressione dell’abusivismo, e lamentato l’eccessiva concentrazione di poteri nelle mani di Carmelo Celona, direttore dell’ufficio tencio. Il primo è stato trasferito, pochi giorni fa, dal sindaco Giuseppe Buzzanca. Il secondo si è dimesso poco dopo. Dulcis in fundo, ieri ha lasciato gli uffici anche Giovanni Caminiti, capo area dell’Urbanistica, sostituto di Famà, peraltro, alle Attività edilizie con incarico ad interim. Da qui il caos. «Sparare sull’Urbanistica – può adesso commentare Domenico Guerrera (nella foto), presidente della commissione consiliare Politiche del territorio – è come sparare sul pianista, notoriamente disarmato». Guerrera parla di vera e propria smobilitazione: l’addio di Famà prima, le dimissioni di Celona poi. I due, evidenzia il consigliere comunale dell’Udc, «avevano iniziato un percorso, non collaudato per la repentina svolta impressa dall’alto, senza che i due abbiano avuto il “piacere” o il “dispiacere” di valutare se le scelte operate coincidevano con le aspettative dei professionisti e degli operatori del settore, che oggi non riescono ad ottenere risposte certe nei tempi stabiliti dalle vigenti disposizioni in materia urbanistica e, per le quali si forma per alcune pratiche il “distruttivo” silenzio-assenso, ha alterato il precario equilibrio della struttura, contrapponendo coloro i quali hanno stilato il documento critico nei riguardi dell’amministrazione comunale, con chi ne condividevano il contenuto, per cui all’interno della squadra che un buon allenatore dovrebbe plasmare e mettere in competizione e non certamente in contrasto, per usare un termine sportivo, si sono creati dei malumori e frizioni che non permettono all’Ufficio un normale servizio».

«In ultimo – aggiunge Guerrera – le dimissioni del capo area e dirigente del dipartimento ing. Caminiti, dirigente al quale sono riconosciute capacità organizzative e grande senso del dovere, che oggi ha gettato la spugna, hanno materialmente bloccato ogni attività del dipartimento. Le cause sono certamente imputabili alla cattiva gestione del personale da parte di chi detiene la delega (il sindaco, ndr), alla miopia nel carico dei lavori ai dirigenti, taluni poco impegnati, altri come l’ing. Caminiti, dirigente anche dell’Ufficio Programmi Complessi (ponte, etc.) con un eccessivo carico di lavoro, che per le persone normali, che non hanno il dono della “bilocazione” diventa impossibile gestire. Stupiscono le considerazioni dell’assessore all’Urbanistica Corvaja, ndr), che ai microfoni di una emittente televisiva locale, attribuiva i ritardi nell’espletamento delle pratiche edilizie ai piani quadro, alla legge regionale e alla difficile lettura del Prg. Nulla di questi fattori, se l’ufficio fosse efficiente, avrebbe la capacità di rallentare l’iter delle pratiche edilizie. I piani quadro vengono redatti per l’inefficienza dell’amministrazione a redigere i Piani Esecutivi estesi all’intera zona, mentre la legge regionale 17/94 (oggi superata dall’ultima legge in pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale) snelliva la procedura ma certamente andava verificata nel rispetto dei termini di legge. Il Prg, sicuramente sovradimensionato rispetto alle reali esigenze della città, è di facile lettura per gli addetti ai lavori, non certo per gli incompetenti. L’avvio delle procedure con l’invio telematico dei progetti, a far data dal 1. maggio, è fantascienza per quanto premesso». Guerrera è durissimo e non risparmia un pesante invito a Corvaja, al quale viene suggerito di «rassegnare le proprie dimissioni».

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