Pdl e Udc, accordo vicino con l'Mpa. Ma D'Amore non molla: «Nessun passo indietro»

Pdl e Udc, accordo vicino con l’Mpa. Ma D’Amore non molla: «Nessun passo indietro»

Redazione

Pdl e Udc, accordo vicino con l’Mpa. Ma D’Amore non molla: «Nessun passo indietro»

martedì 13 Maggio 2008 - 10:39

Il quadro che va delineandosi è quello prospettato dal tavolo regionale: Buzzanca al Comune, Lo Monte alla Provincia. E intanto Pergolizzi (An) sollecita una conclusione della vicenda

Sta per calare il sipario sul teatrino a cui da giorni stiamo assistendo e che vede al centro della scena le candidature del centrodestra per le prossime amministrative. L’accordo sembra vicino, anche se ormai nulla si può dare per scontato. Secondo le ultime indiscrezioni il quadro che va delineandosi è quello prospettato nel tavolo regionale riunitosi domenica a Catania alla presenza di Raffaele Lombardo e dei segretari regionali di Udc, An e Forza Italia. Dunque, confermato Giuseppe Buzzanca come candidato sindaco, con Carmelo Lo Monte, commissario provinciale dell’Mpa, in corsa per Palazzo dei Leoni. Il grande escluso, dunque, sarebbe Nanni Ricevuto, il quale appena venerdì scorso aveva presentato ufficialmente la sua candidatura alla presidenza della Provincia, al fianco proprio di Buzzanca e degli altri alleati. Adesso qualcuno dovrà dare delle spiegazioni all’ex deputato, e lui si aspetta che siano i vertici nazionali di Forza Italia a farlo, proprio quei vertici che avevano spinto per la sua candidatura. Forse in giornata si concluderanno le trattative, ma ormai non sembrano esserci margini per tornare indietro, e anche Gianpiero D’Alia e l’Udc, fino a ieri piuttosto fermi nel non accettare la candidatura di Lo Monte, sarebbero pronti a rimettersi alle decisioni del tavolo.

Una cosa è chiara, nonostante l’apparentamento -toccata e fuga- con l’Mpa, Fabio D’Amore andrà dritto per la sua strada, e smentisce qualsiasi ipotesi di -passo indietro-. «Il direttivo del movimento politico Risorgimento messinese – si legge in una nota diffusa stamattina – smentisce categoricamente la notizia apparsa stamani secondo la quale il dr. Fabio D’Amore potrebbe ritirare nelle prossime ore la propria candidatura a Sindaco della città dello Stretto. Il dr. D’Amore ricorda quindi, a quanti lo avessero dimenticato, i motivi della nascita di Risorgimento messinese: nell’ottobre dello scorso anno il gruppo che fa riferimento all’ex presidente del Consiglio comunale insieme all’avvocato Carmelo Briguglio hanno deciso di dare vita ad un nuovo soggetto che avesse come obiettivo la rinascita della Città fuori dalle logiche partiteche, ormai distinte e distanti dagli interessi reali dei cittadini. A distanza di sette mesi Risorgimento messinese conferma di scegliere Messina, non si riconosce nei giochi ormai stantii delle segreterie e rilancia l’offerta, a quanti vogliono veramente il riscatto del nostro territorio, ad unirsi per combattere una battaglia di civiltà e legalità. Viene pertanto smentito con fermezza -il passo indietro- – conclude il comunicato – nella certezza che il gran rifiuto di aderire a logiche catanesi, palermitane o romane possa solo giovare alla nostra città ed a coloro che vogliono ritrovare il gusto di fare politica come servizio ai cittadini e non come fonte esclusiva di benefici personali».

Dall’interno del centrodestra messinese, intanto, arriva un appello: chiudere in fretta per non avvantaggiare Genovese. L’autore è Nello Pergolizzi, ex consigliere comunale di An e attualmente candidato, il quale si dice -preoccupato- per il «continuo fiorire di candidature a sindaco di Messina». In particolare «essendo stato già fortemente critico nei confronti dell’operato del sindaco uscente Genovese, penso che Messina abbia già pagato il suo tributo all’inefficienza ed all’incapacità», ed è per questo che Pergolizzi chiede « che i candidati minori, che sicuramente non parteciperanno al ballottaggio, chiariscano ora le scelte che faranno dopo il primo turno di votazioni, senza illudere se stessi ed i cittadini circa la possiblità di arrivare al ballottaggio con una delle due candidature di Buzzanca e Genovese. Il candidato D’Amore, ad esempio, dovrebbe dichiarare, in considerazione delle motivazioni più volte espresse agli organi di informazione, circa la sua voglia di cambiamento dei metodi e delle strategie dei partiti che fanno parte delle coalizioni di centrodestra e centrosinistra, la sua non disponibilità a fare accordi con candidati che andranno al ballottaggio, di cui non condivide programmi e metodi di gestione». Dunque Pergolizzi si rivolge ai suoi alleati, affinché «mettano la parola fine ad una querelle che non può andare oltre, ritrovando un’intesa sulle candidature, evitando così spaccature che rischierebbero di ridare la città in mano ad una sindacatura–bis di Genovese, che certamente non contribuirà a risolvere i tanti problemi della nostra città».

(nelle foto D’Amore e Pergolizzi)

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