Piante di ficus crescono rigogliose e “indisturbate” in molte zone della città, creando disagi ai cittadini

Piante di ficus crescono rigogliose e “indisturbate” in molte zone della città, creando disagi ai cittadini

Piante di ficus crescono rigogliose e “indisturbate” in molte zone della città, creando disagi ai cittadini

venerdì 20 Maggio 2011 - 10:09

Il consigliere comunale Guerrera (Centro con D'Alia) sollecita interventi di potatura all’amministrazione

Due fotografie – scattate rispettivamente nel viale della libertà (foto in alto) e nel rione Palmare, nei pressi del cimitero monumentale (foto in basso) – , che descrivono lo stato di abbandono di molte altre zone della città, in cui la vegetazione cresce rigogliosa e senza la necessaria cura.

Ad inviarle alla nostra redazione il consigliere comunale Mimmo Guerrera (Centro con D’Alia), che sollecita interventi attraverso un’interrogazione scritta indirizzata al sindaco Giuseppe Buzzanca e all’assessore all’Arredo Urbano, Elvira Amata.

«La mancata potatura delle piante e l’incuria delle aiuole, che si sono trasferite sui marciapiedi e sulle cunette preposte allo scolo delle acque piovane – scrive Guerrera – sta caratterizzando la nostra città, che si presenta in uno stato di totale abbandono ed esposta a rischi per la reale possibilità di caduta di rami con sovraccarico di vegetazione, sopratutto nelle giornate dove i venti spirano forte.Le piante di Ficus retusa, che abbondano in città, molto apprezzate per le loro caratteristiche, hanno chiome che ostruiscono le abitazioni e non consentono un normale ricambio di luce e aria agli ambienti interni, che devono essere illuminati artificialmente».

«La potatura di questa specie di pianta – sottolinea ancora il consigliere centrista – va eseguita alla fine dell’inverno, quando il Ficus retusa si sta preparando per la nuova stagione vegetativa e risulta ridotta la produzione di lattice, ma questo non è stato fatto, con il risultato che l’enorme sviluppo dei rami sta causando dei notevoli disagi alle abitazioni, minacciate anche da insetti di varia natura che si annidano nelle fronde dell’albero.L’intervento nel periodo sbagliato e con tecniche non idonee, che non consentono di velocizzare la cicatrizzazione e la riduzione di pericoli di possibili infezioni, possono esporre la pianta al rischio di parassiti animali di vario genere, determinando la morte della pianta».

Guerrera si fa quindi portavoce delle «giustificate lamentele dei cittadini, che sono “oppressi” dagli alberi, le cui chiome impediscono un normale affaccio dai balconi e finestre, e non consento l’aerazione dei locali in dispregio alle norme igienico sanitarie» ed interroga sindaco e l’assessore «per avere conoscenza dei programmi (se esistono) relativi alla scerbatura delle aree infestate da erbacce, che rappresentano in serio pericolo per l’approssimarsi del periodo estivo, essendo facile esca di incendi e, per sapere quando sarà eseguita la potatura dei Ficus retusa presenti nel territorio».

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